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Rogo al chiosco del cimitero di Monte San Biagio: tutti assolti

La Redazione
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Alberto Frattarelli (difeso dall' Avv. Guglielmo Raso) e Biagio Rizzi (difeso dall'avv. Pasquale Cardillo Cupo) sono stati assolti ieri dalla I sezione della Corte di Appello di Roma per non aver commesso il fatto. La Corte ha accolto i ricorsi delle difese che appellarono la sentenza di condanna del gip di Latina Dr. Nicola Iansiti del 12.11.2014 con la quale, a seguito della celebrazione del rito abbreviato, il Frattarelli e il Rizzi venivano entrambi condannati alla pena di un anno e otto mesi.

Come noto i due, su richiesta del Pm Gregorio Capasso, erano stati sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari, con ordinanza del GIP Mara Mattioli.

Alla luce dell'assoluzione gli avvocati Guglielmo Raso e Pasquale Cardillo Cupo hanno preannunciato una richiesta di equa retribuzione per l'ingiusta detenzione subita.

Frattarelli e Rizzi, entrambi di Monte San Biagio, erano stati arrestati il 31 maggio del 2014 in quanto accusati di aver appiccato, mesi prima, un incendio ai danni del chiosco di fiori del cimitero di Monte San Biagio nell'ambito di una presunta “guerra” dei funerali che vedeva coinvolte due agenzie del posto.

A farne le spese, secondo la ricostruzione degli investigatori, la struttura di proprietà della signora Rosanna Popolla completamente distrutta dalle fiamme.

Un'ipotesi del tutto smontata durante il processo che si è concluso con una doppia assoluzione.

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