Sono stati emessi 6 ordini di custodia cautelare in carcere, con l'accusa di omicidio, per i responsabili dell'omicidio di Patrizio Barlone, ex diacono, avvenuto la sera dell'ottavario di San Biagio, presso l'abitazione in via Roma, trovato con le mani e i piedi legati e con la testa avvolta in un cappuccio.
Sono state fondamendali, per gli inquirenti, le telecamere di sorveglianza della locale Caserma dei Carabinieri, che sorvegliavano anche l'entrata dell'abitazione della vittima, il quale avrebbe voluto farle togliere poichè, a suo dire, violavano la privacy, ma hanno permesso di smascherare i suoi assassini.
Le riprese hanno mosrato 4 persone che, nella serata dell'otto febbraio 2015, entrano nella casa dell'ex diacono a mani vuote e, in seguito, ne escono con un borsone, probabilmente pieno di banconote. L'indagine condotta dal Comando Provinciale dei Carabinieri in collaborazione con i ROS di Roma, ha portato anche a scoprire il mandante della rapina che poi si è trasformata in omicidio, un imprenditore fondano, indebitato fino al collo e strozzato dal Barlone, e i 5 responsabili materiali, tra cui una donna, tutti pregiudicati e residenti nel napoletano.