I dirigenti provinciali dei sindacati CGIL, Franco Addessi, UGL, Massimo Aceto e RSU, Pietro Saltarelli chiedono a gran voce le dimissioni del direttore sanitario della ASL pontina Sergio Parrocchia che, a quanto pare, non si è accuratamente occupato degli ospedali di Fondi e Terracina lasciandoli andare sempre più alla deriva. Visto che le sue dimissioni non sono neanche lontanamente previste, allora, i tre uomini, si sono rivolti anche a Nicola Zingaretti, presidente della regione Lazio che si è occupato e si sta occupando ancora della situazione precaria delle due strutture.
Effettivamente, guardando con occhio critico, ci sono delle cose che non quadrano e che da un bel po’ di tempo creano problemi alla popolazione. L’ospedale San Giovanni di Dio, ad esempio, ha un pronto soccorso a pezzi, che vede la presenza di soli sei medici che, di conseguenza, lavorano con turni di dodici ore al giorno e, se malauguratamente dovesse sentirsi male uno dei sei, il pronto soccorso rischierebbe il blocco per mancanza di medici. Cosa che ovviamente porta al rinvio delle ferie degli stessi che, secondo il direttore sanitario, possono anche essere rimandate, cosa che va contro ogni legge sindacale. Insomma, sei medici che non hanno il diritto di ammalarsi perché sulle loro spalle poggia tutta la responsabilità della struttura. Ma non è tutto. Il centralino resta chiuso per mancanza di addetti e così via. Reparti che si accavallano e persone che mancano quando, in ospedali come quello di Formia, i medici sono anche troppi.
Il tutto può essere riversato anche all’ospedale di Terracina che presenta gli stessi problemi. Che ha un solo medico a notte al pronto soccorso e che non può dare assistenza neanche di primo intervento per mancanza di addetti speciali. La responsabilità sarebbe proprio di Sergio Parrocchia che sembra non essere stato in grado di mettere un punto alla situazione, gestendo male medici e risorse economiche. I sindacati sono dunque agguerriti per dare alla popolazione un servizio giusto e sufficiente a garantire loro la salute.