L'Azione Studentesca, tramite il responsabile provinciale, interviene sulla diatriba Gobetti/De Libero

Francesco Mastrobattista
18/11/2017
Attualità
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Francesco Mastrobattista, responsabile provinciale del movimento Azione studentesca e i ragazzi della lista a sé affiliata “Interesse studentesco”, due contenitori giovanili nascenti nella provincia di Latina, desiderano affrontare la problematica scolastica fondana. 

Una questione, a nostro avviso delicata, riesumata proprio qualche giorno fa da un articolo sul Messaggero e divenuta oggetto di molte perplessità all’interno dei due istituti protagonisti, ovvero l’istituto Gobetti e l’ITE Libero de Libero. L’articolo pubblicato su richiesta di persone all’interno del de Libero, parla di quanto avvenuto su Instagram, come citato sul giornale “il social più amato dagli adolescenti”, sul quale alcuni studenti del Gobetti avrebbero goliardicamente insultato i  compagni del “de Libero”  con toni sprezzanti del tipo : «Scappate conigli, veniamo a rubare a casa vostra e non ve ne accorgete» ,oppure. «Evacuate m. iniziate a scappare».

Presa coscienza da parte nostra delle sgraziate espressioni rivolte ai ragazzi, non possiamo neanche nascondere quanto affermato tempo addietro da “alcuni studenti” dell’istituto Gobetti, e sottolineiamo “alcuni”, in quanto, in entrambi i casi, si parla di un ristretto numero di ragazzi, dunque di una minoranza. Pare infatti che nelle passate manifestazioni risalenti a qualche anno fa, gli alunni dell’istituto ITE abbiano inveito contro i ragazzi del liceo nelle strade fondane con slogan urlati del tipo “Gobetti in fiamme”. Una situazione di attrito nata, come al solito in Italia, dal malcontento generale per la disfunzione del sistema, scatenando una vera e propria guerra tra poveri.

Non nascondiamo certo che in un primo momento l’articolo uscito sul Messaggero ci sia sembrato leggermente super partes e volto a screditare il Liceo Gobetti, citando nientepocodimeno che il cyberbullismo, questione molto più grave di due selfie. Senza contare le frasi di cattivo gusto dei ragazzi definite persino “alla gomorra”. Un’ esagerazione che ci è sembrata, secondo il nostro modestissimo parere, motivo per gettare benzina sul fuoco e alimentare tensioni tra ragazzi in una situazione già delicata di per sé, proprio per il fatto che, causa carenza di sedi, già da quest’anno parte degli studenti del Gobetti convivono con gli studenti del de Libero proprio nella struttura di questi ultimi.

Noi di Azione Studentesca ed Interesse Studentesco condanniamo senza dubbio le offese da entrambe le parti, giudicando di cattivo gusto le ultime frasi rivolte ai ragazzi dell’ITE, già fortunatamente placate dalle scuse arrivate da alcuni insegnati e rappresentanti del Gobetti. Quello che noi possiamo suggerire è un appello agli insegnanti di entrambi gli indirizzi, i quali, a nostro avviso, in simili situazioni devono calmare gli animi e non fomentare inconsciamente i ragazzi, rimanendo al di sopra delle parti e condannando sicuramente episodi sgradevoli senza trovare motivo di fare guerre tra istituti. Una scuola che deve insegnare prima di tutto lo spirito della comunità, elemento alla quale si rifà la nostra militanza giovanile, utile per plasmare la futura classe dirigente del nostro paese.

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