Ispirandosi ai personaggi dei racconti omerici, qualche tempo fa l’Amministrazione comunale ha deciso di cambiare i nomi delle strade di Sperlonga. Ma tra via Ulisse, via Nausica e via Maga Circe, la vera odissea è per i cittadini di Sperlonga che, tra posta che non arriva e bollette che arrivano già scadute, stanno vivendo enormi disagi.
Il nostro gruppo consiliare sottolinea da tempo l’inefficacia della macchina amministrativa comunale, soprattutto per l’incapacità della maggioranza consiliare nello svolgimento delle ordinarie attività amministrative e nel risolvere i problemi quotidiani della cittadinanza.
Le criticità del nostro paese sono diverse, ma la toponomastica è l’emblema di come questa Amministrazione agisca alla cieca, senza un'adeguata programmazione, producendo disastri a cui poi non riesce a porre rimedio.
Lo sviluppo urbanistico di Sperlonga ha reso necessario un intervento di riordino e di intitolazione delle strade. L’Amministrazione comunale ha deciso di ispirarsi alle storie narrate da Omero e al mito di Ulisse. Sono quindi spuntate via Penelope, via Scilla e via Tiresia (un indovino della mitologia greca).
Nutriamo qualche perplessità sulla scelta di intitolare strade alla Maga Circe o a Pallade Atena e ignorare personalità come Natalia Ginzburg, figura di primo piano della letteratura italiana del Novecento che ha frequentato per tanti anni il nostro paese.
Il problema, tuttavia, è che l’Odissea non si ferma nelle strade di Sperlonga, ma sconfina nella quotidianità di tutti gli sperlongani. La nuova toponomastica non sempre ha sostituto la precedente, spesso mischiandosi e confondendosi con quest'ultima, determinando inspiegabilmente anche un cambio di numerazione delle strade non coinvolte nel piano di sviluppo urbanistico. La segnaletica stradale non sempre è stata aggiornata e a volte la segnaletica non corrisponde all’effettiva denominazione della strada. Ci sono alcune vie che hanno tre diverse denominazioni, quella vecchia, quella nuova e quella d’uso comune (un esempio per tutti, la “via della farmacia”, oggetto di un contenzioso tra i condomini e il comune).
A completare la confusione c’è la solita Amministrazione comunale che malgrado il cambio di denominazione non ha aggiornato il proprio stradario e per le proprie comunicazioni utilizza ancora i vecchi indirizzi.
Morale della favola, o del poema, per restare in tema, il semplice recapito della posta è diventato un'impresa epica, perché è oggettivamente difficile, se non a volte impossibile, trovare le strade e se si trova la strada non si trova il civico.
Ulisse ha impiegato dieci anni per tornare a Itaca dopo la guerra di Troia. A Sperlonga, la posta rischia di impiegarci anche di più per arrivare a destinazione.