Rinnovo del Cda del Parco Riviera d'Ulisse: l'assessore D'Arcangelo denuncia gravi irregolarità

Strappo istituzionale a causa dei sindaci di Minturno e Gaeta

Stefano D'Arcangelo, assessore beni comuni e assetto territorio Sperlonga
22/05/2018
Comunicati Stampa
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Nel corso delle riunioni  della Comunità del Parco tenutesi nei giorni 8 e 18 maggio 2018  si è consumato un gravissimo strappo istituzionale che ha visto protagonisti in negativo i sindaci di Minturno e di Gaeta  i quali  hanno voluto forzare la mano  e  imporre a tutti i costi, senza alcuna  motivazione plausibile,  i propri candidati per il rinnovo del Consiglio Direttivo.  Pur di raggiungere tale obiettivo gli stessi sindaci non hanno esitato a rompere lo spirito unitario e istituzionale che ha sempre caratterizzato il lavoro  della Comunità del Parco, a confezionare procedure amministrative ibride e raffazzonate e a mettere in atto mercanteggiamenti indicibili, in particolare verso i rappresentanti delle Associazioni Ambientaliste e Agricole (Italia Nostra e le  due Comunità  Montane  di Lenola e Spigno Saturnia per “raccattare qualche punto millesimale in più a discapito” dei  due  principali comuni: Formia e Sperlonga che da soli rappresentano  oltre il 60% dell’intero territorio del Parco della Riviera di Ulisse .

Tutto questo è  avvenuto approfittando dell’attuale vuoto politico del Comune di Formia  che  si  appresta  proprio nei prossimi giorni a celebrare le elezioni Amministrative.  A niente sono valse  le  giuste e pressanti richieste di rinvio delle nomine  da parte del Commissario straordinario di Formia, del Comune  Sperlonga e del funzionario comunale Ottaviani che ha partecipato alla riunione del 18 maggio scorso in rappresentanza del medesimo Commissario.

I sindaci di Minuturno e di Gaeta non avendo la maggioranza dei numeri millesimali hanno continuato comunque a testa bassa ad imporre procedure “veloci”, poco trasparenti e mercanteggiamenti  assurdi per spostare gli orientamenti  delle altre rappresentanze minori della Comunità del parco  come quelle di Italia Nostra(rappresentata da Marcello Caliman) e della CIA di Latina rappresentata “incredibilmente”dal Segretario particolare del Sindaco di Gaeta Giovanni di Tucci al posto di un Agricoltore !

In questo quadro è  apparso  davvero deplorevole e inaccettabile l’uso strumentale  e subalterno di alcune    importanti  e prestigiose  associazioni  come Italia Nostra e  Confederazione Italiana Coltivatori, dalle  quali ci aspettiamo  ora  una netta  presa di distanza nei confronti dei loro  rappresentanti locali.  

Inoltre ci si è trovati  all’ultimo momento con il curriculum  del  candidato di Minturno  Antonio Forte sfilato al momento del voto a favore della moglie Patrizia esposito, mentre si è votato il candidato di Gaeta senza conoscerne il curriculum!  Scene davvero Kafkiane, alla faccia della trasparenza e della competenza in materia ambientale! 

A fronte di questo scenario incredibile non possiamo non chiedere un intervento urgentissimo da parte della Regione Lazio  finalizzato a verificare la correttezza delle procedure  e degli atti assunti  dalla Comunità del Parco guidata dal Sindaco di Minturno  Gerardo Stefanelli, al  fine di ripristinare la trasparenza  degli atti e  il necessario rispetto istituzionale  nei  confronti dei Comuni di Formia e Sperlonga.

Diversamente si rischia di "gettare alle ortiche" il buon lavoro programmato e già in parte realizzato ottimamente dal Parco nel corso dell'ultimo anno. Il tutto avverrebbe con gravissimo discapito delle nostre comunità locali e dell’economia turistica della Riviera di Ulisse.

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