Nell’anno delle forti manifestazioni contro la plastica, e contro ogni forma di inquinamento, dall’azienda dei fratelli Persichino, a pochi passi dalla stazione ferroviaria di Monte San Biagio, parte una grande rivoluzione: l’uso dell’ozono nel settore agricolo contro funghi e batteri.
Oggi numerosi studi confermano che l’ozono può essere applicato anche nel settore agricolo perché elimina funghi e batteri in grado di distruggere intere coltivazioni – ci racconta Romano Persichino, portavoce dell’azienda - Con il cambiamento climatico, e l’innalzamento delle temperature, sono cambiati anche gli agenti patogeni sempre più difficili da distruggere. Il coltivatore è dunque costretto ad un uso eccessivo di prodotti chimici che sono però estremamente dannosi per l’uomo, per l’ambiente e per il prodotto finale stesso.
Non lascia residui e si trasforma in ossigeno: i vantaggi dell'ozono
L’ozono – Prosegue Persichino - risulta essere invece totalmente biocompatibile perché non lascia residui sulle piante e si trasforma in ossigeno.
Nell’ “Azienda Persichino” siamo già alla seconda esperienza. Il primo approccio con l’ozono risale al 2004 con la nostra partecipazione al progetto “Lazio Misura 124”, coordinato dal prof Gabriele Chilosi in collaborazione con il dottor Stefano Poppi. Dopo vari prototipi, il modello di generatore che abbiamo oggi permette elevate prestazioni con l’ozono disciolto in acqua, un altissimo numero di molecole di ossigeno arricchito formano una nube sanificante che invade tutta la serra. In pochi minuti il fortissimo potere ossidante della nube sanifica l’intero impianto andando così ad abbattere i costi di manodopera, dei macchinari e della loro manutenzione.
In questa dura battaglia contro l’inquinamento ambientale, l’ozono sferra dunque un duro colpo ai funghicidi chimici, per un futuro veramente bio e sano, ma soprattutto attento all’ambiente.