Nei giorni scorsi il personale della Stazione Carabinieri Forestale di Terracina, diretti dal Brig. SGAMBATI Ilaria, hanno effettuato altra operazione di contrasto alle attività di inquinamento ambientale.
I militari mentre effettuavano operazioni investigative e ricognitive del territorio di competenza, notavano una intesa colonna di fumo che si sprigionava a ridosso della S..Appia. , in agro di Fondi, lato Monte San Biagio.
Prontamente si portavano sul posto e coglievano in fragranza di reato l’autore del fatto criminoso, il quale era intento alla ripulitura dell’azienda agricola dalle colture di fine stagione e pacificamente provvedeva alla loro termodistruzione.
I militari constatavano come l’agricoltore concentrava detti rifiuti nel luogo di termodistruzione con naturalezza, in quanto a suo dire è un prassi di consuetudine della categoria.
I pericoli derivanti dalla termodistruzione di rifiuti e scarti agricoli
Il materiale termo-distrutto proveniente da queste attività, è da considerare rifiuto speciale pericoloso, in quanto oltre ad essere miscelato con materiali plastici, è impregnato di fitofarmaci ed anticrittogamici, i quali attraverso tale operazione, oltre a creare disagio nauseante e cattivi odori che i cittadini percepiscono, sprigionano sostanze tossiche nell’atmosfera, le quali finiscono poi nei polmoni della popolazione, con ricadute sanitarie ed economiche per la collettività.
L’area è stata sequestrare e il responsabile R.M., di anni 40, residente del luogo, è stato deferito alla Procura della Republica di Latina, per violazione del reato di gestione illecita di rifiuti D.L.gs 152/06 e succ. mod. di cui all’art. 192 C. 1 ; Art. 256 C. 1 e art 256 bis C. 1 e 2 “articolo introdotto dall'art. 3, comma 1, legge n. 6 del 2014, nonche per violazione dell’Art. 674 C.P. per immissione in atmosfera di sostanze pericolose.