Il sottopasso ferroviario di via di Mezzo collega le due parti della frazione di Vallemarina divise dalla rete ferroviaria. Tale sottopasso è un'importante nodo di collegamento, in quanto è l'unico punto che collega le due parti della frazione senza passare per la strada statale Appia. La rete di drenaggio che attraversa il sottopasso risultava già inefficiente per il deflusso della portata meteorica prima dell'esecuzione dell'opera a tal punto che, anche per eventi non intensi, si creavano dei ristagni pericolosi per i passanti essendo a quota più bassa del territorio circostante.
La denuncia arriva da Monte San Biagio Futura che ricostuisce l'accaduto in una nota fiume.
Nel mese di giugno, scrivono i tre consiglieri, è stata realizzata una rimodulazione della regimazione delle acque nel sottopasso, eseguendo il tombinamento della cunetta che convogliava le acque del sottopasso nel canale Sant'Antonio, distante poche decine di metri, e l'inserimento di una griglia in metalli in testa al tombinamento. L'intervento realizzato sull'infrastruttura idraulica riduce ulteriormente la capacità di deflusso delle acque meteoriche che confluiscono nel sottopasso, tale opera non va a diminuire il rischio in un nodo viario già oggetto di allagamenti, ma aumenta le probabilità di verificarsi e cosa più seria e preoccupante aumenta il rischio di esposizione degli utenti, compromettendo la loro incolumità.
Diversi allagamenti solo nel corso di questa stagione
Nelle ultime settimane, con il sopraggiungere della stagione autunnale, il sottopasso si è allagato in diverse occasioni come testimoniato da numerosi cittadini della contrada di Vallemarina. Quanto detto è avvenuto poiché la portata che non riusciva a defluire nella rete già esistente nel sottopasso, fuoriuscita dalle vecchie griglie, doveva immettersi nella vecchia cunetta ora tombinata. L'opera così realizzata ostruisce il passaggio dell'acqua verso il fiume Sant'Antonio causando la formazione di una vera e propria piscina. Tale opera non va a diminuire il pericolo per la collettività in un nodo viario già oggetto di allagamenti, ma aumenta l’intensità e le probabilità di allagamento mettendo a rischio l'incolumità pubblica dei cittadini.
Si fa presente che in tutti i casi di allagamento segnalati dai cittadini non si è verificato alcun rigurgito idraulico in quanto il livello idrico nel fiume Sant’Antonio era nettamente inferiore a quello del sottopasso.
Quanto riscontrato dai cittadini della frazione avvalora le perplessità sulla realizzazione dell'intervento esposte dal gruppo MSB Futura con l'interrogazione consiliare presentata lo scorso 30 luglio prima che tutto ciò accadesse, in cui si segnalava la probabilità del verificarsi di eventi che potessero mettere in pericolo l'incolumità pubblica. Durante il consiglio comunale del 27 settembre scorso i consiglieri di MSB Futura, visto l’assenza di una risposta al problema sollevato, sollecitavano l’adozione di provvedimenti urgenti per risolvere delle criticità segnalate in vista dell’arrivo della stagione autunnale e quindi il periodo dell’anno più pericolo per l’intensità dei fenomeni piovosi.
La discussione durante l'ultimo Consiglio
Nell’ultimo consiglio comunale del 7 novembre scorso il Sindaco ha risposto all’interrogazione presentata sui lavori eseguiti nel sottopasso. In alcuni passaggi di detta risposta, si legge che “l’intervento è stato pensato di migliorare il deflusso delle acque provenienti dai fossi laterali… Aumentando quindi in maniera sensibile la velocità di deflusso”. Inoltre nell’illustrazione della risposta, il Sindaco ha aggiunto che per risolvere il problema saranno eseguiti altri lavori.
“Questo intervento, così come realizzato, senza alcun dubbio non aumenta certo la capacità di deflusso delle acque che si accumulano nel sottopasso”.
Quanto detto dagli esponenti di MSB Futura durante la discussione in consiglio comunale purtroppo si è verificato nella mattinata di ieri, quando un residente della frazione è rimasto bloccato con la propria auto nel sottopasso completamente allagato. Fortunatamente non ci sono state conseguenze per il conducente, meno per l’autovettura.
In questa occasione la sorte è stata clemente, ma possiamo affidarci sempre al caso?
Si auspica quanto prima la realizzazione di manufatti di sicurezza (come sfiori di troppo pieno, caditoie di scarico, etc.) o sistemi di allertamento che in caso di ostruzione o mal funzionamento permettano il funzionamento dell'opera limitando così i rischi per i cittadini che interagiscono direttamente con l'opera stessa;
Pertanto, si segnala il perdurare di una condizione di pericolo già anticipatamente segnalata all'amministrazione e si chiede di adottare tempestivamente provvedimenti per adempiere all’immediata risoluzione della situazione di pericolo a tutela dell'incolumità pubblica.