Il centro-sinistra, in Abruzzo, fa sul serio: a Pescara, negli scorsi giorni, è stato presentato, dai consiglieri regionali del Partito Democratico, il disegno di legge contro la diffusione del gioco d’azzardo. Obiettivo principale della proposta è quello di contrastare la ludopatia tramite la costruzione di una rete estesa a tutto il territorio regionale per interventi che siano mirati ed abbiano un esteso campo di azione. La premessa dell’azione voluta dai consigliari è da rintracciarsi nel dato, poco rincuorante per l’Abruzzo, pur sempre una delle regioni con la maggior spesa in gioco, di 2035 euro pro capite ad anno.

Stralcio infografica “L’Italia dei Giochi 2018”. Fonte www.giochidislots.com
Alla presentazione c’erano i consiglieri PD Giovanni Legnini, Silvio Paolucci ed Antonio Blasioli. Lo stesso Paolucci ha spiegato ampiamente le ragioni del disegno di legge, parlando di come, con questa proposta, il tema della patologia diventa centrale ma anche la normativa, inesistente prima di oggi: “la disciplina nazionale prevede la sola tutela dei luoghi sensibili, imponendo alle sale gioco una distanza minima di 300 metri per avere l’autorizzazione, a partire dal 1gennaio 2021. Noi invece riteniamo che si debba fare di più per affrontare il problema: non a caso durante il governo di centrosinistra in Regione abbiamo deliberato un piano di azione che conteneva per la prima volta attività di prevenzione da gioco d’azzardo patologico. La proposta contiene la prima legge di sistema, che mette insieme tutti gli enti che possono affrontare il problema in tutti i suoi aspetti: Regione, Comuni, Asl, scuole e Ufficio scolastico regionale, presidi sanitari, volontari, pazienti e famiglie. Ogni anno tutti questi soggetti sono coinvolti sulla prevenzione, terapia e cura e ogni anno la Regione dispone un Piano d’azione che sottopone al Consiglio regionale perché lo approvi e alla Commissione competente presenta tutte le attività possibili e necessarie” – ha detto.
Si parla, ovviamente, di piani diversi: dalla divulgazione all’intervento diretto, alla prevenzione e alla cura. In tutto ciò i tre hanno sottolineato come siano presenti anche gli esercenti con un marchio “no slot” nelle proprie attività. Prevista anche una giornata dedicata al GAP e ai suoi aspetti da organizzarsi una volta l’anno. Ora si lavora all’approvazione del testo, certificato anche dal Fondo Sanitario Nazionale, poiché le attività in contrasto del GAP trovano garanzia proprio nel FSN.
Giovanni Legnini ha invece parlato di una emergenza da combattere in tre fasi, comprendenti ognuna il monitoraggio, la prevenzione e la cura del soggetto: “Si tratta di una emergenza. L’Aquila ha il maggior numero di slot pro capite: una ogni 83 abitanti. Numeri preoccupanti che speriamo possano far sì che su questo disegno di legge ci sia ampia condivisione in Consiglio” – ha sottolineato. I problemi delle famiglie, o molti di essi, insomma, sembrano derivare dall’azzardo. Il diktat, per i tre e per l’Abruzzo, è informare. Antonio Blasioli, infine, ha premuto sul fatto che molte famiglie abruzzesi richiedano sempre più spesso aiuto e la Legge proposta va in questo senso, come mezzo ausiliario: “Legge di stabilità 2015/16 ha previsto un Piano di contrasto e cura del Gioco d’Azzardo Patologico (GAP) e stanziato 1.200.000 euro da ripartire tra le quattro ASL per implementare il personale e istituire un Osservatorio Epidemiologico Regionale, per studiare e monitorare il fenomeno. Il Piano mette insieme le strutture, istituzioni, famiglie, tutti i soggetti colpiti ma che insieme possono agire per vincere la patologia” – ha infine concluso.