Passeggiare in autunno fa bene e non si tratta solo di una questione di forma fisica e silhouette. A dirlo è la scienza che spiega che camminare, anche quando le temperature non sono poi tanto tiepide, è benefico per il nostro corpo per una serie di motivi.
Innanzitutto migliora il tono dell’umore, ci fa sentire più propositivi ed energici tenendo lontana la tendenza alla depressione in momenti particolari della vita e concilia il sonno perché assorbendo più luce naturale il sonno non tarda ad arrivare. Ed infine aiuta a tenere alti i livelli di melatonina. Fare lunghe passeggiate in autunno, come in inverno, ci aiuta a fare scorta di luce naturale per fare il pieno di melatonina, elemento essenziale per la salute del nostro corpo.
La melatonina è un ormone di cui assolutamente non possiamo fare a meno. Viene prodotta dalla ghiandola pineale che si trova nell'encefalo ed è cruciale nella regolazione del ciclo sonno-veglia. È grazie alla melatonina che noi riusciamo ad addormentarci senza difficoltà contribuendo a vivere una vita serena, scandita sì dai ritmi quotidiani ma senza affaticamento perché se dormiamo bene prendendo sonno in modo facile e naturale, durante il giorno riusciamo a dare il nostro meglio.
La produzione della melatonina avviene in base alla funzione della ghiandola pineale che attiva o inibisce la produzione dell’ormone in base alla quantità di luce. Ecco perché stare poco all’aperto nei mesi freddi esponendosi sempre di meno alla luce naturale, secondo uno studio australiano, porterebbe alla riduzione dei livelli di melatonina quasi del 50%.
Ecco che così, il rallentamento della produzione della melatonina, porta inevitabilmente a disturbi del sonno. Questo fattore, unito all’avanzare dell’età e ad un’alimentazione poco adeguata, può portare alla perdita dei benefici che regala l’ormone. Ce lo spiega chiaramente nel suo magazine dedicato alla nutraceutica e al benessere per uno stile di vita sano e consapevole, VitaVi, la startup specializzata nel mondo degli integratori alimentari. Troviamo nella melatonina benefici che riducono non solo l’alterazione del fisiologico addormentamento ma anche gli effetti del jet lag. Questo ormone, infatti, aiuta a prendere sonno quando il ciclo sonno-veglia viene alterato da lunghi viaggi.
Ecco perché quando si presentano queste condizioni “nocive” alla naturale produzione di melatonina, è bene correre ai ripari in primis preferendo un’alimentazione che ne sostiene la produzione consumando quei cibi che naturalmente la contengono come riso integrale e mais, verdure, pomodori, lenticchie e fagioli. E quando il cibo non basta possiamo chiamare in soccorso gli integratori alimentari a base di melatonina che si occupano di ristabilire i suoi naturali benefici.