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Il piano d'azione sui cammini storici del basso Lazio entra nella fase operativa

Stefano d’Arcangelo: “Perfezionato l’ iter amministrativo si passa ora alla elaborazione e messa a punto delle azioni sistemiche”

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I cammini storici del Basso Lazio costituiti in particolare  dal “Sistema  della Via Appia ”, dalla Via Flacca e Via Francigena del sud cominciano a prendere corpo e sostanza, ciò  avviene anche alla luce di importanti provvedimenti normativi e finanziari recentemente assunti ai diversi livelli istituzionali regionali, statali ed europei. Cultura, Ambiente e Turismo  saranno  le tre grandi tematiche di sviluppo  eco-sostenibile che caratterizzeranno il Piano d’Azione coordinato dal Comune di Itri, nella sua qualità di Ente capofila,  con il supporto tecnico-scientifico di un Gruppo di lavoro interdisciplinare appositamente costituito. 

Stiamo parlando, afferma D’Arcangelo, di un importante sistema territoriale di “area vasta”  comprendente ben 10 comuni e 7 Enti territoriali operanti sul territorio che va precisamente  da Terracina fino a Minturno.  Questa porzione di territorio, attraversato longitudinalmente dalla Reginae Viarum costituisce infatti uno straordinario unicum ambientale,culturale eturistico di incomparabile bellezza, talché riconosciuto formalmente dalla Regione Lazio  come “ Area di attrazione”  inserita, quindi, nelle 45  “Azioni Cardine” eleggibili per l’accesso ai Fondi Strutturali dell’Unione Europea relativamente alla programmazione già n  in atto per le annualità  2014-2020.  Accanto e in parallelo a questi  provvedimenti regionali ed europei occorre sottolineare  anche  i provvedimenti finanziari assunti dallo Stato che vedono impegnati oltre 40 milioni di euro finalizzati  alla promozione e valorizzazione dell’Appia antica  e della Via Francigena  da Roma a Brindisi, in cui il nostro territorio può  assumere una funzione strategica e di cerniera e dunque  di  “Porta di Acceso” ai cammini storici, sia verso Roma  che  verso  il Sud  d’Italia e la terra santa di Gerusalemme .

In questo scenario straordinario si aprono per il nostro territorio grandi opportunità per recuperare e valorizzare organicamente e in modo sistemico  l’insieme  del nostro  patrimonio , archeologico, storico-architetonico  e paesaggistico, anche ai fini della promozione di un nuovo e più avanzato sviluppo  turistico sostenibile.  Insomma  con questo Piano ci diamo uno strumento operativo importante per cogliere al meglio le opportunità offerte dall’attuale quadro normativo e finanziario. Nel contempo con questo Piano d’Azione ,conclude D’Arcangelo , possiamo candidarci autorevolmente anche a raccogliere due grandi sfide internazionali che riguardano due  importantissime “Risoluzioni intenazionali“ assunte sia dall’ONU che dall’Unione Europea  con le quali vengono dichiarati il 2017 come “Anno Internazionale dello Sviluppo ecosostenibile” e il 2018  come  “Anno Europeo dei Beni Culturali”. Saranno due anni formidabili, conclude  D’Arcangelo, in cui il nostro territorio,  proprio  per le sue grandi attrattive culturali , ambientali e turistiche , può e deve svolgere un ruolo da protagonista in ambito   nazionale e internazionale.

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