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L’era delle e-cig è arrivata alla fine dopo lo stop delle vendite online?

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Che le innovazioni tecnologiche siano alla base di tutte le principali attività svolte oggi giorno, non stupisce ormai più nessuno. Ecco che per spostarsi da un posto ad un altro è naturale servirsi di un navigatore satellitare, molte operazioni che prima potevano essere svolte solo tramite un computer oggi possono essere tranquillamente assolte in qualsiasi posto ci troviamo dal bar al posto di lavoro, semplicemente grazie all'utilizzo di uno smartphone o un tablet.

La tecnologia è arrivata anche nel modo dei fumatori, promettendo addirittura miracoli nella lotta contro il fumo. Ma negli ultimi tempi queste tipologia di rimedi per smettere di fumare sta trovando grossi ostacoli, visto che dopo l'entrata in vigore della direttive Europea sui tabacchi, il governo sta mettendo in atto altri ostacoli per le vendite online delle famose e-cigarette,

Conosciamo la sigaretta elettronica

Già da un po' di anni abbiamo assistito alla comparsa di un nuovo modo di fumare innovativo e tecnologico, con l'avvento sul mercato di tutto il mondo della sigaretta elettronica (altrimenti detta e-cig o e-cigarette). La sigaretta elettronica, non è altro che un vaporizzatore, la cui forma ricorda quella della sigaretta tradizionale, o meglio di una penna, che trasforma il liquido contenuto in un atomizzatore in vapore da aspirare tramite un boccaglio. La e-cig è alimentata da una batteria a litio, la quale permette il funzionamento dell'atomizzatore, nel quale viene inserito un liquido, che può contenere o meno nicotina, in base all'esigenza del fumatore, e che può essere insapore oppure aromatico. In commercio esistono molteplici liquidi sigaretta elettronica fai da te che il fumatore può preparare diluendo poche gocce di aroma concentrato in un liquido base inodore e incolore che può avere diverse concentrazioni di nicotina o addirittura non contenerne affatto.

E-cig e sigaretta tradizionale

Il fumatore tende ad utilizzare la sigaretta elettronica in sostituzione a quella tradizionale, per diversi motivi che vanno dalla possibilità di poter fumare in qualsiasi luogo (come ben sappiamo la legge vieta il fumo nei luoghi comuni), non essendo la e- cig produttrice di fumo passivo dannoso per la salute, alla speranza di riuscire a smettere definitivamente di fumare, dettata dalla consistente pubblicità sulla e-cig come escamotage per riuscire prima a diminuire e poi ad eliminare definitivamente la dipendenza da nicotina. Il fumatore che si approccia all'utilizzo di una sigaretta elettronica, principalmente ha la necessità che la sensazione sia la stessa di quando si fuma una sigaretta normale, infatti molti considerano di primaria importanza la sensazione del cosiddetto “colpo in gola” e gli ultimi modelli in commercio sempre più perfezionati danno sempre più la sensazione di fumare una sigaretta tradizionale. Bisogna tener comunque presente una differenza sostanziale: nella sigaretta l'assunzione di nicotina avviene attraverso la combustione, mentre nella e-cig  attraverso la produzione di vapore; bisogna fare boccate più profonde e poi aspirare il vapore quando la bocca ne è piena, anche perché l'assunzione di nicotina avviene anche attraverso le mucose della bocca, ma in tempi maggiori rispetto al metodo di fumo tradizionale.

E-cig e salute

Che la sigaretta elettronica sia meno dannosa per la salute è appurato dal momento che la produzione di fumo passivo è completamente assente, non essendo la combustione il metodo di funzionamento. Il catrame e le altre sostanze cancerogene contenute nelle sigarette tradizionali, non sono presenti nei liquidi utilizzati nelle e- cig, quindi il corpo assume solamente nicotina, nel caso in cui sia contenuta nel liquido utilizzato.

Per contro non dobbiamo comunque dimenticare che la nicotina di per sé è dannosa alla salute andando ad agire sulle sinapsi del cervello ed essendo responsabile anche di malattie respiratorie e tumorali. Per maggiori informazioni leggere anche la circolare attuativa del ministro Lorenzin sul portale del Ministero della Salute.

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