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Bitcoin: crolla e poi recupera, cosa accade davvero alla quotazione?

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l prezzo del Bitcointha provato un recupero dei minimi avuti nel weekend. Dopo il crollo,vediamo il valore di oggi delle criptomonete. La quotazione ha raggiunto più di 700 dollari in poche ore, ma la domanda che tutti si pongono è se durerà.

Il Bitcoin crolla, poi tenta il recupero, e poi ci ricade, insomma, la domanda su quali saranno le sorti delle quotazioni è più che lecita.

Il prezzo del Bitcoin ha tentato di recuperare terreno, riprendendo finalmente posizione dopo i minimi registrati nel corso del fine settimana.Il crollo della quotazione ha ricondotto BTCUSD sotto il massimo degli 8.000 dollari raggiunti mesi fa, più precisamente intorno a quota $7.300.

Nonostante a pesare sul prezzo del Bitcoincu siano stati diversi fattori, tra cui non soltanto le preoccupazioni inerenti ad una stretta internazionale, ma anche la vendita forzata di 200 mila BTC, la quotazione della criptovaluta più nota al mondo è riuscita a mantenersi sopra i $7.000 e da lì ha provato a recuperare la sua prima posizione.

Twitter ha influenzato il prezzo del Bitcoin?

La settimana appena terminata è risultata molto impegnativa per la quotazione del Bitcoin. Il prezzo è stato di continuo messo alle strette dalle citate preoccupazioni inerenti ad una stretta globale dei regolatori. Eppure, il peso maggiore lo ha avuto l’insieme delle decisioni di Google che, facendo seguito a quanto già prestabilito da Facebook, ha deciso di imporre un ban su tutte le pubblicità che sono legate ad ICO e più in generale allecriptovalute.

Nel corso del finesettimana però, quando la polemica Google sembrava essersi ormai placata, nuove indiscrezioni riferite ad un prossimo ban in arrivo da Twitter hanno riportato il prezzo del Bitcoin a perdere quota. ICO, vendite di token, pubblicità relative a portafogli digitali, questo e molto altro finirà nel mirino di Twitter secondo i rumors.

Il nuovo ban potrebbe essere applicato nell’arco di due settimane, ma la mossa potrebbe provcare una temuta reazione a catena e potrebbe spingere anche altri giganti tech a chiudere le porte alle cripto valute con il fine di contenere le frodi ad esse correlate.

Facebook è stata la prima, ma ora si sta parlando anche di Twitter. Gran parte della domanda di criptovalute viene dal retail, per cui questo potrebbe avere un impatto negativo proprio sulla stessa domanda”,ha affermato JoeDiPasquale, CEO di BitBull Capital.

Nel corso del weekend non è stata soltanto la quotazione del Bitcoin a calare a picco. Nella giornata di domenica 18 marzo, Ethereum ha perso il 17% sin dall’apertura ed è sceso su quota $460, mentre Bitcoin Cash e Litecoin hanno perso circa 10 punti percentuali e Ripple ha perso il 14% posandosi su quota $0,55.

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Ecco dunque che nonostante la forte flessione avuta nel fine settimana il prezzo del Bitcoin ha tentato il recupero ed è tornato stabilmente sopra gli 8.000 dollari.

Adesso la massima attenziona va sul G20 di Buenos Aires che si aprirà nella giornata di lunedì 19 marzo. Da domani cominceranno le discussioni (a porte chiuse) circa la questionecriptovalute e le eventuali soluzioni saranno rese note in una probabile, successiva conferenza stampa.

Per il momento, intanto, il prezzo del Bitcoin sta tentasndo con un rialzo del 7% circa e si sta aggirando nuovamente su quota $8.200.

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