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Cannabis legale online: il boom delle vendite del 2020 (e non solo)

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L’anno che ci siamo lasciati alle spalle ha cambiato per sempre le nostre vite. Tra gli aspetti più interessanti rientra senza dubbio il maggior utilizzo dell’e-commerce. Numeri alla mano, il giro d’affari è aumentato del 27% rispetto al 2019 (fonte: Osservatorio B2C del Politecnico di Milano).

Inoltre, come dimostrato da uno studio di Netcomm, molti degli utenti che nel 2020 hanno acquistato online non si erano mai approcciati prima al mondo dell’e-commerce.

Tra le case history più rilevanti da segnalare nell’ambito degli acquisti sul web, rientra il successo della marijuana legale online. Questo business è particolare in quanto, rispetto a settori come il mondo dell’arredamento, è relativamente giovane.

Per intenderci, ha iniziato a muovere i primi passi nel gennaio 2017, quando è entrata ufficialmente in vigore la Legge 242/2016, testo normativo che consente il consumo e la commercializzazione di cannabis - e di prodotti da essa derivati - caratterizzata da un contenuto di THC limitato.

Il legislatore ha stabilito il limite massimo di questo principio attivo notoriamente psicoattivo allo 0,2%. Dal momento che per i produttori è oggettivamente difficile mantenersi entro questa soglia, è stato decretato un margine di tolleranza fino allo 0,6%.

Il settore della cannabis light, filiera che in Italia dà lavoro a circa 10mila persone, aveva chiuso il 2019 con un fatturato superiore ai 100 milioni di euro. Il 2020, funestato dal cigno nero del Covid, ha visto un’impennata dei fatturati degli e-commerce fin dall’inizio dell’emergenza sanitaria.

Le persone, prese letteralmente alla sprovvista e trovatesi davanti alla necessità di gestire un livello di stress inedito per tutti, hanno cercato diversi rimedi naturali per far fronte ad alcune delle conseguenze di questa condizione, come per esempio l’insonnia.

Degno di nota a tal proposito è il ruolo dell’olio di CBD o cannabidiolo, principio attivo della cannabis privo di effetti psicotropi, ma anzi ottimo alleato del rilassamento (attenzione: non si tratta di un rimedio naturale contro la depressione, patologia che richiede l’intervento di uno psicoterapeuta e, se il medico lo ritiene opportuno, anche la prescrizione di psicofarmaci).

Un mercato in continua crescita

Il mercato della cannabis light legale, nonostante le oggettive difficoltà legate a un quadro normativo non ancora totalmente definito, continua a crescere. Sull’onda del boom del 2020, in quest’anno che ci vede ormai avvezzi a una nuova normalità, il business a cui stiamo dedicando queste righe viene incontro in maniera perfetta a nuove esigenze centrali per la quotidianità.

Tra queste spicca la necessità di risparmiare nell’acquisto di mascherine, diventate ormai un bene imprescindibile. Grazie alla fibra tessile di canapa, resistentissima nonché super ecologica, è possibile realizzarle trovando un punto di incontro tra risparmio ed efficacia nella prevenzione del contagio da SARS-CoV-2.

Rimanendo nell’ambito della fibra tessile di canapa, non si può non soffermarsi sul fatto che, come già detto, si tratta di un filato amico dell’ambiente. Da quando l’emergenza sanitaria fa parte delle nostre vite, siamo tutti più consapevoli dell’impatto delle azioni sull’equilibrio della natura.

Alla luce di ciò, cresce l’interesse nei confronti di ambiti come la moda ecologica, che vede nell’utilizzo della fibra di canapa una delle frontiere più interessanti e, per certi versi, meno esplorate.

Brand come Levi’s hanno aperto la strada, vedendo il loro esempio seguito da altri piccoli produttori, che esaltano e continuano a esaltare l’unicità di una fibra resistente e dalle notevoli capacità termoregolatrici (questo significa che i capi realizzati in canapa tessile sono perfetti sia per mantenere il corpo fresco in estate, sia per proteggersi dal freddo nei mesi più rigidi dell’anno).

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