Fondi è ricca di sorprese e di gemme artistiche, e la leggenda vuole che Ercole recuperò proprio qui i suoi tori che erano stati rubati dal gigante Caco (figlio di Vulcano). Ciò comproverebbe quanto sostenuto dai fondani, e cioè che “Roma vagiva ancora nelle fasce quando Fondi aveva il suo senato". Leggende a parte, si sa per certo che la città ebbe origini preromane e fu abitata dagli Aurunci e dai Volsci. Poche sono le testimonianze storiche risalenti a questo periodo, infatti Fondi fa la sua apparizione negli annali storici solo con l'annessione alla Repubblica Romana. Nel corso dei secoli, i suoi terreni fertili e ricchi di acque continuarono ad attrarre l'attenzione di popoli invasori. La cittadina raggiunse ricchezza e stabilità solo durante la signoria dei Caetani. A questo periodo risalgono le testimonianze architettoniche più apprezzate della città: il Castello Baronale e il Palazzo Caetani. Tuttavia, il comune nasconde perle archeologiche anche di età romana che dimostrano l'importanza di questa città nel periodo repubblicano e successivamente in quello imperiale, come le terme Romane, una cinta muraria di 1500 metri (risalente a diversi periodi a partire dall'800 a.C.) e la via Appia. Da poco più di un anno sono stati riportati alla luce resti di un anfiteatro romano, che confermano la potenziale vocazione archeologica della città. Vale la pena, quindi, vedere nel dettaglio i più importanti siti archeologici del territorio.
La via Appia
La “Regina Viarium”, cosi i Romani chiamavano l'Appia antica, attraversa il comune di Fondi nel tratto che va da quest'ultima a Itri. Il percorso copre una lunghezza di 13 km, tre dei quali mantengono la pavimentazione originale. La via Appia, che collegava la Capitale con Brindisi, rappresentò per Roma una delle più ambiziose opere architettoniche del suo tempo. Dal punto di vista turistico, secondo Tripadvisor, è la seconda attrazione più apprezzata della città con un punteggio di 4,5 su 5. Questa strada è inoltre legata a uno dei personaggi più famosi dell’antichità: Spartaco. Questo personaggio contribuì a creare il mito dei gladiatori, che ispirarono film come “Spartaco” di Stanley Kubrik, serie televisive come “Spartacus” e anche giochi on line: tra questi, spiccano le live roulette presenti sul sito Planetwin365, da titolo “The Gladiator of Rome”, “Gladiator Jackpot” e “Gladiator: road to Rome”. Leader della terza guerra servile (tra la repubblica romana e un esercito di schiavi), Spartaco fu uno dei gladiatori più famosi della storia e trovò la morte proprio lungo la via Appia (anche se verosimilmente i fatti legati alla sua uccisione avvennero in Lucania).
L'anfiteatro Romano
Nel febbraio 2021 una serie di scavi hanno riportato alla luce i resti perfettamente mantenuti di un anfiteatro. L'autore della scoperta, avvenuta in via Mola della Corte, è da attribuire all'archeologo Alfredo Moraci. Lo studioso ha finalmente trovato conferma di quanto “sospettato" da molti archeologi prima di lui. Questo ritrovamento confermerebbe l’importanza di Fondi in epoca antica poiché solo alle città più grandi era concesso il privilegio di ospitare un anfiteatro. Nei programmi dell'assessore Spagnardi c’è il piano di aprire questa area ai visitatori, aggiungendo quindi un altro tassello al percorso archeologico cittadino, ampliando l'offerta turistica e portando benefici a tutta la città.