Nel mondo l'Italia è conosciuta per molte cose, tra cui la sua passione per la Nazionale e per il calcio in generale - così tanto che tra le più famose frasi di Churchill ricordiamo ce n'è una che parla di italiani, guerre e partite di calcio, e di come gli italiani interpretino queste diverse attività diversamente dagli inglesi. E anche se lo spirito sportivo l'hanno inventato proprio loro, a quanto pare gli italiani l'hanno imparato meglio.
Gli italiani vivono di calcio, ma amano l'Italia
Questa non è di sicuro una novità . Ma soprattutto gli italiani amano l'Italia, e amano vedere che riesce a competere a livello internazionale con tante altre nazioni che si prendono molto più sul serio di noi. E in questo sta la radice della nostra passione per gli altri sport, a parte il calcio.
Gli italiani amano giocare. Amano scommettere solle loro squadre preferite, come è dimostrato dalla popolarità dei bookmaker quali NetBet scommesse online, e all'interno delle infinite possibilità offerte dai portali, si dividono fra il calcio (che è sempre un grande mattatore) e gli altri sport dove gli atleti nazionali competono e vincono.
Gli atleti sono i nostri veri eroi
È inutile nasconderlo: gli italiani sono anche appassionati di chi gli sport li pratica. Ci piace assistere alle loro gesta atletiche. A parte l'onnipresente calcio, il fatto di entrare nelle vite di personaggi quali Federica Pellegrini, Paola Egonu, Bebe Vio, e appassionarsi dei loro successi, e sentirsi vicini a loro nelle loro sconfitte, soprattutto quando indossano la maglia azzurra, fa parte della nostra stessa natura. È quasi più forte di noi.
Quell'orgoglio nazionale sopito che abbiamo per il nostro paese così bello e maltrattato si risveglia ogni volta che vediamo uno dei nostri atleti salire sul gradino più alto di un podio internazionale, e sentiamo le note familiari dell'Inno di Mameli che risuonano, con il suo ritmo così diverso da tanti altri inni di altre nazioni, così rispettabili e formali. E ci viene quasi naturale di metterci a cantarle, quelle parole Ottocentesche oggi così desuete.
Stiliamo qualche classifica
I numeri ci confermano che gli italiani amano il calcio, ma si dilettano anche di altri sport, seguendo appunto l'esempio dei nostri grandi atleti che riescono a trionfare nelle competizioni internazionali. Dopo il calcio, comprese le sue varianti come il futsal e il calciotto, che attirano una platea di circa 4,5 milioni di persone, al secondo posto troviamo gli sport acquatici, con nuoto, tuffi e pallanuoto. Gli emuli della Pellegrini e di Paltrinieri sono ben 3,5 milioni.
La medaglia di bronzo se la aggiudicano la ginnastica e l'atletica, con circa 2,2 milioni di praticanti suddivisi nelle tantissime categorie di questa specialità , che va dalla corsa al salto in alto, che ci hanno dato tanto alle Olimpiadi con Jacobs e Tamberi, e si arriva ad altre specialità come gli anelli dove campioni come Juri Chechi hanno fatto la storia.
Al posto d'onore, con 2 milioni di praticanti, troviamo lo sci e gli sport invernali - che è importante e radicato, ma resta limitato dall'estensione geografica dell'ambiente dedicato alla sua pratica. Insomma: a ben vedere, sembra che tutto sommato l'Italia sia davvero un paese di sportivi!
