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Forza Italia denuncia l'immobilismo in provincia

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Comincia ad essere imbarazzante l’immobilismo amministrativo e la tensione politica di questi primi mesi di governo del Presidente della Provincia Eleonora Della Penna e della sua compagine di maggioranza, che a ben guardare non si può proprio definire tale.

All’inizio del mandato il gruppo consiliare di Forza Italia, pur nel rispetto dei reciproci ruoli di maggioranza e minoranza, aveva dato piena disponibilità a condividere scelte e percorsi amministrativi per dare risposte di governo alle istanze che provengono dal territorio.

Lo avevamo fatto nella piena consapevolezza che la controriforma Del Rio e i tagli che il Governo imponeva alle province rendessero necessario lo sforzo e la collaborazione da parte di tutti per governare un ente che inevitabilmente si apprestava a vivere una delicata fase di transitorietà istituzionale. La disponibilità manifestata, quindi, altro non era che l’attestazione del pieno senso di responsabilità per il ruolo ricoperto.

A distanza di quattro mesi non solo ci accorgiamo che il dialogo tra maggioranza e minoranza non è decollato, e non certo per nostra indisponibilità, ma constatiamo ogni giorno di più come nell’ambito della stessa maggioranza manchino i presupposti minimi per esercitare in maniera serena e compiuta l’attività di governo. Ne sono prova, tra l’altro, il dialogo esclusivamente a mezzo stampa tra la Presidente e il Nuovo Centro Destra, l’incapacità di esprimere un capogruppo da parte del Partito Democratico e la scelta di tenere i Consigli provinciali in seconda convocazione in quanto consapevole di non poter contare in prima battuta sul numero legale.

Nel corso dell’ultimo Consiglio provinciale, appena il terzo da quando ci si è insediati (e questo la dice già lunga sull’immobilismo che regna in Via Costa) lamentavamo la mancata convocazione della Conferenza dei Capigruppo per la stesura degli ordini del giorno, oltre che la mancata costituzione delle Commissioni consiliari rispetto a cui la Presidente aveva invece assunto impegno per garantire la partecipazione dei Consiglieri.

Abbiamo invece dovuto constatare che la Presidente, con preoccupante disincanto, giustificava l’impossibilità a convocare la stessa conferenza a causa della mancata indicazione del capogruppo da parte del Partito Democratico, ovvero il principale azionista della sua maggioranza.

In questi giorni si sarebbe dovuta tenere una prima seduta di approfondimento per la stesura del nuovo Statuto dell’Ente – un adempimento per il quale si è già in clamoroso ritardo – che molto probabilmente non si terrà, proprio perché l’indicazione del capogruppo da parte del PD non è ancora pervenuta. Così facendo la Presidente ha già gettato alle ortiche un quarto del mandato dei Consiglieri, che in virtù della riforma restando in carica soltanto per due anni non hanno potuto esercitare pienamente il proprio mandato.

Ci stupisce come la Presidente, che ha dimostrato sollecitudine nel costituirsi un Ufficio di Staff con cinque nuove assunzioni e nella selezione dei nuovi dirigenti, non abbia invece riservato  analoga sollecitudine nel chiedere al Partito Democratico l’indicazione del relativo capogruppo. Il Presidente Della Penna e i suoi alleati hanno il dovere morale  di verificare se ancora vi sia una maggioranza politica in grado di guidare l’Ente. In caso contrario siano conseguenti rassegnando le proprie dimissioni a testimonianza della manifesta incapacità a governare l’ente provinciale.

I cittadini e il territorio, già di per sé esausti nel vivere quotidiane difficoltà, non meritano che un’istituzione importante come la Provincia sia immobile a causa di una classe politica che dopo appena quattro mesi dalla sua elezione sia ancora alla ricerca delle ragioni dello stare insieme.

Fabio Martellucci
Capogruppo consiliare di Forza Italia

 

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