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De Meo sulla chiusura di Chirurgia e Ginecologia

La Redazione
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Pubblichiamo per intero un comunicato stampa inviatoci da Salvatore De Meo, in cui parla delle sorti dell' Ospedale San Giovanni di Dio di Fondi, in particolare della chiusura temporanea di due reparti nevralgici per un nosocomio, come quelli di Ginecologia e Chirurgia.

"Dopo l’eccitazione, la stangata. Giungono, purtroppo, segnali sempre più preoccupanti sulle sorti del “San Giovanni di Dio”.

L’esultanza per l’assunzione di un Cardiologo nel nostro ospedale si è sciolta come neve al sole alla notizia della chiusura “a tempo” della Chirurgia e della Ginecologia del nosocomio di Fondi. Nulla è stato comunicato ufficialmente, ma da giorni trapelano notizie sulla chiusura dei suddetti reparti per ben quattro mesi, dal 1° giugno prossimo al 30 settembre, proprio il periodo in cui l’ospedale di Fondi, come altri del sud pontino, vede sistematicamente un maggiore afflusso di utenti in considerazione della massiccia presenza di turisti sul territorio.

Si vocifera di una disposizione assunta giovedì scorso, dettata dalla necessità di concedere le ferie al personale medico e di dare la precedenza all’attività di emergenza dei DEA pontini. Una “razionalizzazione” (parola magica utilizzata come giustificazione per drastiche  rimodulazioni organizzative) che penderà come una spada di Damocle sulla nostra cittadinanza e su tutti coloro i quali soggiorneranno a Fondi nel corso della stagione estiva. Sono mesi che denuncio l’esiguità delle assunzioni in deroga disposte da Zingaretti, tali da non poter garantire adeguata assistenza ospedaliera a residenti e turisti: ho ricevuto critiche di chiaro stampo politico, e ora si arriva alla chiusura di due reparti del nosocomio di Fondi.

Nonostante l’impegno del Direttore Generale della ASL di Latina dott. Michele Caporossi, nelle segrete stanze è stato assunto tacitamente un provvedimento di tale portata senza che chi di dovere abbia sentito il bisogno di interloquire con i rappresentanti istituzionali dei territori, ai quali era doveroso esporre le motivazioni di una decisione così azzardata. Evidentemente si è avuto timore di un confronto che avrebbe portato alla luce l’assurdità di questa chiusura.

Non solo tale disposizione comporterà evidenti problemi all’utenza, ma chi ci garantisce che dal 1° ottobre sarà ripristinata la completa funzionalità dei due reparti? Mi appello al DG Caporossi, affinché convochi al più presto un incontro con la Cabina di regia della sanità regionale per affrontare questo ed altri problemi rimasti in sospeso. Se tali sono i presupposti per il futuro del nostro ospedale, superata la fase elettorale torneremo a Roma ancora più numerosi per rivendicare ancora una volta e con maggior forza il diritto alla salute dei cittadini di Fondi e di tutto il nostro comprensorio"

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