In tema di sanità e sulle prospettive del San Giovanni di Dio di Fondi abbiamo condiviso la linea istituzionale opportunamente intrapresa dal Sindaco di Fondi Salvatore De Meo, così come approviamo in pieno le posizioni critiche assunte dai Sindaci di centrodestra in occasione della Conferenza dei Sindaci nei confronti della Direzione generale della ASL di Latina a fronte di un modello organizzativo aziendale deficitario che non ha per nulla risolto i problemi sanitari della provincia e, nello specifico, del nostro comprensorio.
Facciamo davvero fatica a comprendere la valutazione positiva che il Commissario ad acta, Nicola Zingaretti, ha dato all’operato di questi primi 18 mesi del DG, promosso di fatto con un “6 politico” per evidenti… ragioni politiche. Abbiamo infatti appreso dalla sua relazione che i nosocomi di Fondi e Terracina continuano ad essere considerati un unico ospedale, che tutto si sposta verso Formia e Latina, quando invece lo stesso Caporossi nel corso delle varie audizioni tenutesi a Fondi su nostra richiesta ha sempre evidenziato il “salvataggio” delle realtà ospedaliere di Fondi e Terracina grazie all’attivazione del nuovo modello di rete provinciale. La realtà è tutt’altra e la stanno pagando sulla propria pelle i cittadini, che giorno dopo giorno stanno assistendo alla sottrazione di pezzi di sanità e vedono diminuire la propria fiducia nella tutela del diritto alla salute.
Non si capisce secondo quale logica l’Ospedale di Fondi - che lo stesso Caporossi ha indicato quale sede di uno dei punto nascita della provincia - non abbia i servizi di supporto garantiti H24 né tanto meno una Chirurgia che il DG ha deciso di chiudere pur in presenza di numeri e interventi di qualità di tutto rispetto, come da lui stesso riconosciuti sia negli incontri avuti sia nella relazione di rendiconto degli obiettivi da raggiungere.
Invece, dobbiamo amaramente constatare che l’ospedale di Fondi, pur raggiungendo gli obiettivi prefissati dalla Regione per i reparti di Ostetricia e Chirurgia, non ha visto alcun intervento a suo favore, registrando invece il declassamento della UOC di Ostetricia e la chiusura della Chirurgia. E’ notizia di pochi giorni fa il guasto della TAC dell’ospedale di Fondi e la riparazione del macchinario sembrerebbe calendarizzata per l’inizio del 2016! E’ sempre notizia di pochi giorni fa che i due cardiologi recentemente assunti per potenziare il servizio di cardiologia di Fondi e Terracina saranno trasferiti a Formia, riportando i due nosocomi in una situazione di estrema difficoltà. Si è cercato, invano, di mascherare tale manovra come migliorativa per garantire dalle ore 20.00 alle 8.00 un servizio di reperibilità cardiologica per tutti e due gli Ospedali. Ci chiediamo se il cardiologo reperibile per Fondi e Terracina non debba scegliersi come residenza il Comune di Monte San Biagio per assumere una posizione geograficamente equidistante dai due nosocomi…
Il ruolo del Consiglio comunale di Fondi, che per ben tre volte in tre anni si è riunito deliberando all’unanimità proposte migliorative dell’Atto aziendale, è stato mortificato da Zingaretti e Caporossi, che nei fatti hanno dimostrato di voler ignorare in toto le richieste formulate dalla massima assise cittadina. Così come sono stati mortificati i Consigli comunali dei Comuni del comprensorio, che hanno condiviso e sostenuto tali legittime rivendicazioni. Ma noi non ci perdiamo d’animo, e in quanto rappresentanti dei cittadini pretendiamo ascolto e considerazione. Appunto per questo, oggi stesso chiederemo al Presidente del Consiglio comunale e al Sindaco di Fondi la convocazione urgente di un nuovo Consiglio comunale straordinario in tema di sanità da tenersi solo se parteciperà il Commissario ad acta per la sanità regionale Nicola Zingaretti, al quale fin da adesso rivolgiamo l’invito. Tale occasione costituirebbe la sua prima visita nella città di Fondi, dopo l’unica apparizione in campagna elettorale, nel corso della quale avrebbe l’opportunità di dare conto ai cittadini del comprensorio di quali siano le reali intenzioni della Regione Lazio per salvaguardare l’operatività del “San Giovanni di Dio” e soprattutto di spiegare perché non abbiano ancora preso corpo le rassicurazioni che egli stesso aveva espresso in occasione dell’incontro del 15 aprile scorso in Regione alla presenza anche del Senatore Claudio Fazzone per le relative modifiche dell’Atto aziendale che avrebbero reso il nosocomio di Fondi più confacente alle esigenze della sanità del nostro comprensorio. Se anche questa richiesta istituzionale dovesse essere ignorata non escludiamo forme di protesta.
I Capigruppo consiliari
Forza Italia - Vincenzo Carnevale
Io Sì - Fabrizio Macaro
Litorale & Sviluppo Fondano - Giulio
Fondi Azzurra - Antonio Ciccarelli
Fondi Unita - Piergiorgio Conti