Sono nata a Sperlonga, ho vissuto in varie città italiane e ho lavorato in diversi ordini di scuola. Faccio parte di quella folta schiera di educatori che, lontano dai riflettori, con umiltà e umanità, si occupano della formazione dell'individuo. In qualsiasi ordine scolastico e in qualsiasi città abbia lavorato, gli ideali sono stati sempre gli stessi: la cooperazione, la condivisione, la legalità, il rispetto della diversità, la libertà di espressione, la valorizzazione della cultura. Valori che si possono racchiudere in un'unica espressione: cittadinanza attiva. Ho vissuto in città che offrono esempi di cittadinanza attiva. Luoghi in cui il cittadino esercita i suoi doveri ma è libero di rivendicare i suoi diritti, dove il diritto non passa per favore, dove il cittadino non deve discutere tre ore con un impiegato per avere un servizio, dove le iniziative culturali, sociali o di volontariato hanno il giusto sostegno e non sono soggette ai favori o ai capricci del momento. Città che mettono al centro il benessere della persona in tutte le fasi della vita.
Qualche anno fa sono tornata nel mio paese d'origine e ho trovato un paese incantevole e molto curato. Tuttavia ho scoperto sulla mia pelle che i valori che quotidianamente sostengo non albergano qui. Mi sono chiesta che senso avesse parlare a scuola di certi valori se poi questi non sono rispettati nella realtà. Ero in procinto di andar via, di lasciare Sperlonga, quando ho cominciato a seguire con interesse la pagina Facebook "La Sperlonga che vogliamo", dove alcuni ragazzi analizzavano con lucidità e garbo i problemi del paese invitando alla partecipazione e alla cittadinanza attiva. Ho deciso di restare, perché finalmente si prospettava una possibilità di cambiamento e di questo cambiamento volevo essere parte integrante.
Sono così entrata a far parte della lista civica Sperlonga Cambia e ho avuto la possibilità di incontrare persone diverse tra loro per età, esperienza ed interessi ma accomunate dallo stesso ideale: il benessere del cittadino. Noi siamo convinti che dando fiducia e rispetto a tutti i cittadini, a prescindere da qualsiasi colore politico, riusciremo a ricostruire quel senso di appartenenza che si è affievolito nel corso degli anni. La cultura avrà un ruolo importante in tutto questo perché la formazione non passa solo attraverso la scuola ma anche attraverso le opportunità offerte dal territorio. Ci impegneremo, quindi, al fine di attivare centri di aggregazione, come una biblioteca, una ludoteca e spazi per il teatro. Cercheremo di organizzare eventi in collaborazione con le scuole del territorio, valorizzando le nostre tradizioni con un'apertura alle altre culture attraverso i gemellaggi. Nel nostro programma la cultura ha uno spazio importante perché siamo convinti che “se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà” (Peppino Impastato).