“Ninco Nanco era stato ammazzato, ma Maria ‘a pastora, questa dea della guerra contadina, non era morta e non l’avevano presa, ma era stata vista a Pisticci, tutta vestita di nero, poi era scomparsa col suo cavallo, nel bosco, e non s’era più saputo nulla di lei”. È Carlo Levi a scrivere di questa brigantessa nel suo “Cristo si è fermato ad Eboli”. Era Maria Lucia Dinella la donna di cui scrive Levi, una delle donne di cui si parla nel libro “All’epoca bé… quando le donne imbracciarono il fucile”, appena scritto da Filomena Antonelli, da anni nota per il suo lavoro nelle compagnie di teatro popolare di Fondi (Lt). Occorre dunque riaprire i libri di storia ed aggiornarli con una sezione sulle brigantesse? A quanto pare sarebbe auspicabile. Sarebbe auspicabile specialmente interrompere il silenzio di quelle donne e su quelle donne che pure ebbero il loro ruolo da protagoniste nella difesa del territorio e nella cacciata del nemico.

Peraltro il volume è impreziosito da un’ampia panoramica sui vari aspetti della delinquenza, dell’insorgenza e del brigantaggio in Terra di Lavoro a cura dell’esperto storico locale Pino Pecchia, che il 16 Maggio scorso è risultato premiato nella Sezione Saggistica al Premio Internazionale “Tulliola – Renato Filippelli” per la pubblicazione “Cimeli di fra’ Diavolo”. Il libro si sviluppa attorno alla commedia in due atti “All’epoca bé…” scritta dalla stessa Antonelli. Le conclusioni sono affidate al giudizio della prof. Maria Luigia Marino, che sottolinea come il testo offra «un pregevole spunto di riflessione e attenzione su problematiche storiche su cui non è stata fatta piena luce».

Il volume sarà presentato sabato 11 Giugno, alle ore 18.30, presso la Sala Lizzani nel Complesso di San Domenico di Fondi. L’iniziativa è promossa da UNI3 – Università della Terza Età di Fondi e Associazione culturale “I Lavorattori” ed è patrocinata da Comune di Fondi, Parco Naturale Regionale Monti Ausoni e Lago di Fondi, XXII Comunità Montana degli Aurunci ed Ausoni, Banca Popolare di Fondi. L’evento sarà condotto dalla dottoressa Clara di Fazio e prevede la lettura di alcuni brani della relazione di Pecchia letti da Serina Stamegna. Il libro è dedicato “a tutte le donne meridionali”.