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Riaprire la biblioteca comunale, per "Sperlonga Cambia" un'idea copiata e mal attuata

Due ore al giorno sono insufficienti per gestire il servizio correttamente

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Come tutti sanno, questa maggioranza ha vinto le elezioni pur avendo un programma elettorale largamente scopiazzato su internet, con la conseguenza che ora si ritrova a governare il paese senza avere alcuna idea originale e innovativa. Per rimediare al problema ha deciso di attuare, almeno in parte e senza avere la cortesia di ammetterlo, il programma della Lista Civica Sperlonga Cambia, frutto del lavoro di tante persone e del confronto che abbiamo avuto durante la campagna elettorale con i cittadini e gli imprenditori di Sperlonga.

Per questo motivo, dopo vent’anni da quando è al governo, questa maggioranza ha iniziato a parlare, tra l’altro con toni altisonanti, di ludoteca, di turismo culturale, di museo archeologico, di agricoltura.

Fa piacere che il nostro programma elettorale venga considerato così valido da essere attuato dai nostri avversari politici, i quali, non essendo stati in grado di scriverne uno originale, si trovano costretti, ancora una volta, a “prendere spunto” dalle idee degli altri. Ma se copiare le idee altrui può bastare a supplire alla mancanza di originalità in campagna elettorale, certamente non è più sufficiente quando si arriva ad amministrare un paese e bisogna avere le capacità di realizzarle.

L’ultimo progetto sul quale la giunta Cusani ha deciso di puntare riguarda uno dei temi che più abbiamo valorizzato nel nostro programma: l’apertura di una biblioteca comunale, intesa non solo come luogo di educazione e cultura, ma anche come luogo di crescita personale e incontro sociale. Le nostre proposte in merito alla realizzazione di una biblioteca comunale e ai potenziali servizi che questa potrebbe offrire sono state molto apprezzate dalla maggioranza, che ha deciso di avvalersene per lanciare questo nuovo progetto.

In realtà a Sperlonga una biblioteca esisteva, prima che questa stessa amministrazione decidesse di smantellarla per far posto all'ufficio di una consulente esterna del comune.

Ad ogni modo, l’amministrazione comunale ha annunciato di voler riattivare e ammodernare il servizio bibliotecario, mettendo a disposizione locali idonei e assicurando l’apertura al pubblico per almeno 16 ore settimanali.

Considerando che il comune sta attuando quasi fedelmente il nostro programma elettorale, non possiamo che essere favorevoli alla realizzazione del progetto, ma visto che la copia non è mai come l’originale, ci permettiamo di segnalare che basta chiedere a qualsiasi studente per rendersi conto che 16 ore settimanali, ovvero poco più di due ore al giorno, sono assolutamente insufficienti per garantire un servizio bibliotecario all’altezza di questo nome e idoneo a soddisfare le esigenze dell’utenza. Inoltre, aldilà della disponibilità dei locali e degli annunci propagandistici, una biblioteca necessita di risorse, personale qualificato e, soprattutto, materiale culturale.

Una copia, per quanto fedele, non sarà mai l’originale e presto mostra tutti i suoi limiti. Noi, per il momento, non possiamo che essere lusingati del fatto che questa maggioranza voglia realizzare il nostro programma elettorale, perché ciò dimostra che le menti che si oppongono ai grandi spiriti non sono sempre così mediocri, anzi spesso sono addirittura fonte di ispirazione.

 

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