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Vincenzo Sepe reduce dell’eccidio di Cefalonia e Corfù riceve la medaglia della liberazione

La nota post evento della divisione "Acqui", la stessa a cui appartenne il centenario fondano

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Fondi (LT), 23 dicembre 2016 – Oggi presso la Sala Convegni del Palazzo Caetani di Fondi c’è stata la cerimonia in onore del Fante Vincenzo Sepe, reduce e superstite dell’eccidio di Cefalonia e Corfù, in occasione del compimento dei suoi 100 anni.

Il 10 Giugno 1943 Vincenzo Sepe raggiunse, con il 18° Reggimento Fanteria Acqui, reparto di appartenenza, l’isola greca di Corfù, dove, a seguito dell’armistizio dell’8 Settembre, vi furono violenti scontri a fuoco con le truppe tedesche. Sepe fu deportato nei campi di prigionia prima in Germania dal 23 Settembre 1943 al 9 Ottobre 1944, e poi fu imprigionato in Russia dal 9 Ottobre 1944 al 13 Novembre 1945. Il 10 Gennaio 1981 gli è stata conferita la Croce al merito di Guerra per l’internamento in Germania.

Alla cerimonia hanno preso parte il Prefetto di Latina dott. Pierluigi Faloni, il Vice Comandante della Divisione “Acqui”, Generale di Brigata Francesco Principe ed il Comandante del Reparto Comando e Supporti Tattici “Acqui”, Colonnello Vincenzo Fiore, con una rappresentanza militare sia della attuale Divisione “Acqui” sia del suo reparto dipendente.

Particolare solennità ha assunto la cerimonia perché il Prefetto di Latina, ha consegnato al sig. Vincenzo Sepe la Medaglia della Liberazione conferita dal Ministero della Difesa per coloro i quali hanno partecipato alla Resistenza e alla Guerra di Liberazione.

Il Sindaco di Fondi dott. Salvatore De Meo ha donato al proprio concittadino una targa ricordo in segno di riconoscimento «per l’eroismo patriottico espresso in nome dei valori eterni della libertà e della giustizia e per un’intera vita di operosa e limpida rettitudine». Una delegazione dell’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) di Latina ha consegnato al reduce fondano la tessera ad honorem dell’Associazione Partigiani.

Inoltre alla cerimonia hanno partecipato rappresentanze di alunni degli Istituti Comprensivi cittadini della cittadina, ciò a dimostrazione del forte legame esistente tra il passato ed il presente.

Alla luce dei rapporti di stretta collaborazione cementati negli anni con i reduci della Divisione “Acqui” ed il personale effettivo all’unità odierna dimostra come sia forte il legame storico che mantiene le tradizioni tra il passato ed il presente.

In virtù della sua nuova configurazione, il Comando Divisione “Acqui”, assume sempre più un ruolo di fondamentale importanza nell’approntamento dei soldati sia per il controllo della sicurezza del sud Italia e isole maggiori sia per le missioni internazionali, infatti nell’ambito della sua nuova riconfigurazione, avvenuta il 05 luglio scorso, dipendono dalla divisione le 5 brigate: “GARIBALDI”, “AOSTA”, “SASSARI”, “GRANATIERI di SARDEGNA” e “PINEROLO”.

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