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Piano integrato: mozione di "Sperlonga Cambia" per superare l'immobilismo

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Non è più rinviabile l’apertura di una discussione seria e approfondita che abbia come obiettivo l’adozione di atti concreti finalizzati ad ottenere il dissequestro delle aree oggetto del provvedimento cautelare disposto dal Tribunale di Latina nell’ambito dell’inchiesta sul Piano Integrato.

Nei giorni scorsi il nostro gruppo consiliare ha depositato una mozione che verrà discussa nel corso del prossimo consiglio comunale e che nasce dalla volontà di risolvere un problema che tocca decine di famiglie di cittadini di Sperlonga. A distanza di quasi due anni dall’operazione dei Carabinieri che hanno posto i sigilli a decine di immobili, la situazione non è ancora del tutto definita e tante famiglie vivono nell’incertezza di quale sarà l’esito dell’inchiesta della Procura di Latina. L’amministrazione comunale ha presentato diversi ricorsi, molti dei quali bocciati dai giudici, ma sul fronte amministrativo poco o nulla è stato fatto. Il silenzio e l’immobilismo della maggioranza, più volte sollecitata sull’argomento, non sono giustificabili e la nostra mozione si propone di avviare un dialogo con tutte le istituzioni coinvolte, tra cui la Regione Lazio e la stessa Procura di Latina, affinché, fermo restando l’inchiesta penale, si tutelino gli interessi di famiglie e imprese locali che attendono risposte da quasi due anni.

L’atteggiamento passivo assunto da questa amministrazione in attesa di una soluzione giudiziaria alla questione, inoltre, continua ad avere ripercussioni sui cittadini che, loro malgrado, si sono ritrovati coinvolti nella vicenda del Piano integrato e interessati dai sequestri operati sull’area. Se la tesi della Procura di Latina venisse confermata, infatti, l’accusa di lottizzazione abusiva comporterebbe il serio rischio di confisca o di demolizione delle opere, ville, appartamenti o strutture ricettive, che la magistratura riterrà realizzate in violazione della norme sull’edilizia.

Il nostro gruppo consiliare ritiene improcrastinabile l’esigenza di studiare e proporre soluzioni per rimediare all’attuale incompletezza degli standard urbanistici e aumentare la percentuale di edilizia residenziale pubblica, raggiungendo così le soglie minime previste dal legislatore. Si tratta di interventi necessari che, oltre a consentire un programma di sviluppo più adeguato alle esigenze del nostro paese, costituirebbero un argine al fenomeno dello spopolamento del Comune di Sperlonga. L’obiettivo è quello di operare affinché venga meno una delle motivazioni principali per cui la Procura della Repubblica di Latina ha disposto il sequestro dell’intera area.

È inaccettabile che molti cittadini, dopo aver fatto sacrifici e aver aderito in buona fede al progetto dell’amministrazione comunale, si trovino nella paradossale condizione di essere considerati degli “abusivi” e vivano da quasi due anni nell’incertezza di cosa ne sarà della propria casa e della propria famiglia. Il Piano Integrato rappresenta non solo un problema giudiziario, ma anche un problema sociale per il nostro paese e per la nostra comunità. Per questo motivo ci aspettiamo la massima disponibilità della maggioranza a discuterne seriamente nelle sedi opportune.

I cittadini hanno il diritto di ricevere risposte e, in caso di fallimento della nostra proposta, dovranno sapere con chiarezza di chi saranno le responsabilità.

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