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Il Mulino della Corte abbandonato e pericoloso: la Paparello scrive alla Regione

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A seguito della cerimonia di intitolazione dell'Aula didattica allestita presso il Monumento Naturale di cui all'oggetto a Luigi Di Biasio, constatato lo stato di fatiscenza del sito, il consigliere del Pd di Fondi Maria Civita Paparello ha deciso di scrivere una lettera al governatore della Regione Lazio Nicola Zingaretti, all'assessore all'ambiente Mauro Buschini e al presidente e al direttore del Parco dei Monti Aurinci. A seguire alleghiamo la lettera integrale:  

 

Io, sottoscritta Maria Civita Paparello, Consigliera del Partito Democratico al  Comune di Fondi, avendo partecipato in data 28 maggio 2017 alla cerimonia di intitolazione  dell'Aula didattica allestita presso il Monumento Naturale di cui all'oggetto a Luigi Di   Biasio, giornalista, attivista politico e ambientale, scomparso nel gennaio 2011, segnala  quanto segue:

 

  • A conclusione della cerimonia suddetta si è proceduto alla visita del sito, nel corso della quale  ho potuto constatare, insieme anche a diversi tecnici presenti, che il supporto ligneo delle antiche macine in pietra del Mulino risulta completamente marcio, tanto che in più punti il peso sovrastante ha già provocato  cedimenti di oltre dieci centimetri.
  • Il rischio di rottura, con conseguente crollo di tutta l'apparecchiatura meccanica è tanto evidente che mi è sembrato quanto meno strano che nessuno sia intervenuto ad oggi per rinforzare o sostituire le assi di sostegno più deteriorate.
  • Il cedimento può aver luogo in qualsiasi momento, occorre pertanto intervenire con la massima urgenza per mettere in sicurezza il sito e conservarlo alla pubblica fruizione.

           

            Mi auguro che questa segnalazione sia presa nella giusta considerazione e si intervenga   tempestivamente.

Distinti saluti.

 

Fondi, 29/05/2017                                                                                                                                                                                                                          Maria Civita Paparello

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