È inaccettabile che un delegato del sindaco, che dovrebbe occuparsi di politiche giovanili, attacchi i giornalisti definendoli "feccia della società ", un'offesa grave e ingiuriosa. Rivolgere simili epiteti, oltraggiosi e volgari nei confronti di chi svolge semplicemente il proprio lavoro è segno di una grave mancanza di rispetto non solo verso i giornalisti, ma verso tutti i lavoratori. Condanniamo con sdegno e con fermezza una tale violenza verbale, ancor più grave in quanto compiuta da una persona che riveste un ruolo pubblico e rappresenta l'amministrazione comunale. Il delegato Saccoccio, invece di ingiuriare dei professionisti, si occupi di politiche giovanili e dei problemi concreti dei ragazzi di Sperlonga, che per giocare a calcio o frequentare una biblioteca devono andare altrove perché il nostro paese non offre loro queste opportunità . La giunta, i consiglieri comunali e tutti i delegati dovrebbero dissociarsi da simili comportamenti, che oltre ad essere deplorevoli sotto ogni punto di vista, mettono in imbarazzo l’intera comunità di Sperlonga e ledono l'immagine del paese, già duramente colpita in un momento storico come quello attuale. L'atteggiamento violento e arrogante del delegato non è altro che un ignobile tentativo, tipico di chi non ha altri argomenti, di trovare un capro espiatorio cui addossare colpe e responsabilità che sicuramente non possono essere attribuite a chi fa semplicemente il proprio mestiere, che siano le forze dell’ordine o i giornalisti.
Ricordiamo, inoltre, che tra pochi giorni si svolgerà un Consiglio comunale in cui avrà luogo l'insediamento del consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze. Quale esempio di buona politica e di senso delle Istituzioni potrà mai dare a questi giovani una maggioranza che pur di non assumersi le proprie responsabilità scredita il lavoro altrui ricorrendo all’ingiuria? Termini e atteggiamenti violenti come quelli del delegato, tra l'altro proprio alle politiche giovanili, sono un pessimo esempio per le future generazioni e proprio per questo riteniamo opportuno rivedere la scelta compiuta al momento dell'attribuzione di una delega così delicata. Ci aspettiamo un messaggio ufficiale di scuse da parte del delegato e una presa di posizione netta da parte della maggioranza, in quanto simili episodi non possono passare inosservati e vanno condannati senza alcuna esitazione.
Il nostro gruppo consiliare ribadisce la propria presa di distanza dalla politica dell'insulto e della denigrazione. Al contrario, esprimiamo la massima solidarietà alla categoria dei giornalisti che con competenza e professionalità svolgono il loro lavoro in un contesto non semplice, che spesso li vede vittime di insulti e intimidazioni. Al tempo stesso ribadiamo la nostra totale fiducia nell'operato della magistratura e delle forze dell’ordine, che rappresentano un irrinunciabile baluardo di giustizia e legalità in un territorio in cui appare sempre più necessario affermare questi principi.