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Monte San Biagio: La Tares e le promesse dell'amministrazione comunale

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Prosegue il grande impegno del gruppo del candidato sindaco a Monte San Biagio Giovanni Pascale che con occhi bene aperti vigila come ormai noto: "pagheremo l’ennesimo tributo che certamente si sta dimostrando una vera stangata di fine anno".

L’introduzione della tassa denominata TARES rischia seriamente di compromettere tutti gli sforzi fino a qui fatti in ambito di raccolta differenziata, infatti colpirà indistintamente virtuosi e non virtuosi. Il miraggio sempre sbandierato dai nostri amministratori e gestori del “chi più ricicla meno spende” è diventato uno slogan che poco ha a che fare con la nostra realtà. Questo ulteriore aggravio anche con tariffe a dir poco esagerate si aggiunge infatti ad una già esosa tariffa per lo smaltimento dei rifiuti. Il merito della raccolta differenziata a nostro avviso non può e non deve essere messo in discussione, il metodo che in questi anni ci è stato imposto sembra avere altri obiettivi: siamo convinti infatti che il tutto sia da rivedere nel suo complesso sia in ambito di processo che in quello di tariffe più puntuali; di contro fa da cornice all’argomento la troppa maleducazione che ci circonda e non possiamo né giustificarla né bollarla con un solo aggettivo bonario, in quanto il “furbetto” che abbandona i rifiuti nel cestino dei viali, o peggio nelle discariche abusive non solo mette in atto villanie, ma crea danno economico alla comunità.

Cosa fare? Certo è che l’atteggiamento di sottovalutazione dei fenomeni di migrazione dei rifiuti, del loro abbandono e delle esose tariffe non ci ha aiutato in questi anni a trovare contromisure operative valide; far finta che un problema non esiste infatti non serve a trovare soluzioni, ma incancrenisce la difficoltà e fa pensare ad altri interessi. Da parte nostra come gruppo vogliamo porre un controllo e un’attenzione particolare a questo tema; ci preme infatti rivendicare le battaglie ai sacchi sparsi per le strade, che certamente non mostrano un dignitoso spettacolo, alla contestazione delle analisi dei dati, quando hanno tentato di farci credere in una drastica riduzione del costo dello smaltimento (ma secondo la nostra lettura non certo per la diminuzione dei consumi ma per lo smaltimento altrove), alle alte tariffe, che essendo esagerate oltre ogni misura probabilmente attenuano “ l’ inciviltà” di alcuni.

Riteniamo che, insieme ad una seria e netta presa di posizione contro la TARES (che come cittadini di Monte San Biagio non dovremmo sottovalutare), potrebbe essere funzionale creare degli osservatori aperti a più interessati che impongano degli studi di fattibilità sulla modifica del processo di ritiro dei rifiuti porta a porta e nel contempo trovino delle soluzioni per costringere i “maleducati” ad un comportamento civile; l’abbassamento della tariffa sarebbe certamente un ottimo stimolo e giustificherebbe una “tolleranza zero” che oggi per ovvi motivi non c’è. Crediamo inoltre che dopo qualche anno di sperimentazione, i tempi siano maturi anche per la maggioranza e per il gestore per sedersi ad un tavolo ed aprirsi al dialogo. Il solo rammarico è che qualche anno fa avevamo già avanzato analoghe richieste e suggerito numerose idee ma nessuno è stato, all’epoca, disponibile ad un confronto. E appare altrettanto chiaro come non si possano prevedere aumenti di una tassa equiparando la grande distribuzione alla piccola e media impresa, tutelando anzi quest’ultima categoria e prevedendo incentivi per chi sceglie di smaltire i rifiuti prodotti in modo autonomo e virtuoso”.

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