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Forza Italia sull'operaizone "Dionea": "Gestione nazionale del fenomeno migratorio da rivedere completamente"

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A seguito dell’operazione di Polizia Giudiziaria che ha portato all’arresto di responsabili di strutture private operanti sul nostro territorio con centri di accoglienza straordinaria per immigrati esprimiamo grande soddisfazione per l’operato della Questura e della Procura di Latina, che sicuramente hanno tutti gli elementi per inquadrare nel suo complesso la sconcertante vicenda.

Ci rendiamo conto che il tema dell’immigrazione, in una fase delicata come quella attuale, possa spingere qualcuno a ricorrere a dichiarazioni demagogiche, piuttosto che cercare di comprendere come siano andate realmente le cose.

E’ bene, in tale circostanza, ricordare che l’accoglienza dei richiedenti asilo è gestita direttamente dal Governo, per il tramite delle Prefetture.

Il Comune di Fondi, a fronte di una già consistente presenza di stranieri sul territorio, non ha mai ritenuto opportuno attivare nessun progetto SPRAR, soprattutto perché mai è stata data la rassicurazione che ciò avrebbe impedito l’apertura di Centri di Accoglienza Straordinaria sul nostro territorio ad opera di privati.

Non tutti sanno che nonostante l’indisponibilità del Comune di Fondi, gli arrivi sul nostro territorio si sono verificati a seguito della manifestazione di disponibilità da parte di soggetti privati, nei confronti dei quali lo stesso Comune non ha comunque esitato ad esprimere da anni perplessità sull’idoneità delle strutture e sulla effettiva capacità di un’accoglienza la più possibile integrata alla comunità locale e non improntata su una logica aziendale e imprenditoriale.

Per quanto di propria competenza il Comune ha da sempre, tramite la Polizia Locale e i Servizi sociali, disposto controlli sulle strutture e con diverse note e missive trasmesse alla Prefettura, alla Questura, alla Direzione regionale di Protezione civile, alle Forze dell’Ordine locali e alla ASL il Sindaco De Meo ha prima avvertito e poi segnalato la situazione di criticità nell’ospitalità dei migranti, chiedendo di monitorare i Centri di Accoglienza Straordinari, reclamando le dovute verifiche e una più equa distribuzione territoriale su tutta la provincia, rappresentando infine la necessità di evitare un’eccessiva concentrazione di immigrati in pochi Comuni e in limitate strutture, onde scongiurare episodi come quelli poi verificatisi.

In questi giorni alcune forze politiche hanno detto ed espresso la propria posizione, senza essere minimamente a conoscenza della continua attività che l’Amministrazione comunale ha posto in essere da anni, nonostante venisse anche rivendicata da altri organi l’esclusiva competenza in merito.

Basti pensare a quante volte si è dovuto registrare, nottetempo, l’arrivo di immigrati presso strutture private senza che il Comune ne avesse la benché minima comunicazione da parte degli organi preposti; o la difficoltà ad ottenere in tempo reale il quadro dell’effettiva presenza di migranti accolti nelle singole strutture; o ancora quando il Sindaco convocò in Commissione consiliare Servizi sociali i responsabili delle suddette strutture private, i quali disertarono l’incontro giustificando la propria assenza in quanto non autorizzati dalla Prefettura: solo dietro l’insistenza del Sindaco nelle settimane successive si ebbe la possibilità di incontrarli e registrare la loro versione incentrata sulla “bontà e professionalità dell’accoglienza” e rimproverando la Commissione di essersi fatta coinvolgere in una mera strumentalizzazione politica, perdendo di vista il fine ultimo dell’accoglienza.

Auspichiamo che le varie forze politiche non vogliano continuare a competere nel rivendicare presunti primati nella segnalazione dei possibili rischi connessi all’accoglienza migranti.

Riteniamo invece che tutte le forze politiche prendano atto di quanto accaduto a Fondi così come in altre realtà italiane e condividano la necessità di rivedere la gestione nazionale del  fenomeno migratorio, includendo preventivamente i territori, da coinvolgere anche in ragione della loro effettiva capacità di accoglienza.

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