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Monte San Biagio: deleghe, la replica del sindaco Federico Carnevale

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Dopo il comunicato diffuso dalla minoranza di Monte San Biagio che avanzava perplessità sulle deleghe, arriva la replica del sindaco Federico Carnevale.

Riportiamo integralmente la sua nota:

In qualità di Sindaco, sono tenuto a rispondere all'interrogazione presentata dal consiglieri di opposizione Guglielmo Raso, Ermanna Casale, Gianpiero Trani e Gesualdo Mirabella, successivamente trasmessa alla stampa locale, recante le ENNESIME inesattezze e falsità contro l'operato dell'amministrazione stessa. In particolare, leggiamo che le deleghe da me assegnate rappresenterebbero una grana, e così non è; molto più serie sono le dichiarazioni riportate dalla stampa riguardo "settori importanti gestiti da persone prive di potere" che metterebbero a "rischio l'efficienza amministrativa" e che sarebbero state scelte "per accontentare candidati non eletti e attivisti" della maggioranza. I consiglieri di opposizione, pur rilevando che le prerogative e i compiti dei delegati sono delineate dal Dipartimento per gli affari interni e territoriali fingono di sapere che proprio ciò è stato rispettato, avendo fatta richiesta degli atti ed ottenendoli in maniera trasparente ma evidentemente interpretandoli in modo personale.
Per l'appunto, lo Statuto Comunale di Monte San Biagio, in particolare all'art. 31 ultimo comma, attribuisce al Sindaco la possibilità di nominare come delegati i consiglieri comunali e a soggetti esterni al Consiglio Comunale al fine di studio e approfondimento di talune problematiche inerenti materie specifiche, e nei relativi atti comunali si legge chiaramente che negli incarichi assegnati non è da ritenersi compresa l'autorizzazione alla firma degli atti istruttori attinenti le pratiche oggetto dello stesso e che i delegati devono rispondere direttamente al Sindaco del loro operato. Siccome "verba volant, scripta manent", le osservazioni dei consiglieri d'opposizione finiscono per lasciare il tempo che trovano, con grande meraviglia di codesta amministrazione che si attendeva sì una democratica opposizione, ma basata su elementi veritieri e non su futili notizie da riviste gossip. Si ribadisce che tutti i delegati sono stati incaricati regolarmente e che nessuno di loro possiede capacità comparabili a quelli degli assessori, mentre l'accusa che tali delegati possano pregiudicare l'efficienza dell'amministrazione risulta totalmente insensata e gratuita, considerando che l'operato dell'amministrazione stessa potrà essere giudicato dalla cittadinanza stessa, quella stessa cittadinanza che già ha voluto confermare questa amministrazione. Infine, trovo alquanto curioso e privo di gusto parlare di "elargizioni" delle deleghe per "accontentare candidati non eletti e attivisti" quando uno degli avversari, il già sindaco Gesualdo Mirabella, nominò direttamente delegato ai Servizi Sociali un proprio congiunto entro il quarto grado che era stato eletto consigliere comunale (oltre ad altri delegati), ma comprendiamo che 10 anni di gestione del Comune sono lunghi e che non si può ricordare tutto quello che si è fatto e non. Mi preme però evidenziare come i delegati siano stati da me personalmente scelti in base alle loro capacità, le loro competenze, la loro onestà, la loro volontà di operare gratuitamente nell'interesse esclusivo del paese e non per interessi personali; allo stesso tempo, l'amministrazione comunale si riserva di valutare l'eventualità di procedere nelle sedi opportune per il reato di Diffamazione a mezzo stampa che contempla pene più severe se l'offesa è recata a un Corpo politico, amministrativo o giudiziario, o ad una sua rappresentanza, o ad una Autorità costituita in collegio. Ricordiamo a coloro i quali ci diffamano, che per servire un paese non bisogna necessariamente ricoprire ruoli di potere.

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