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"Dove passano i nuovi barbari": a distanza di un anno Fare Verde ripercorre la mappa delle discariche della città

L'esito? Situazione non risolta ma addirittura peggiorata con nuove e più inquietanti discariche. Laddove i rifiuti dono diminuiti è stato per via degli incendi. Per l'associazione è piena emergenza

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16 Settembre 2018. Nell'ambito della Conferenza “Reati ambientali nel basso Lazio, l’azione di Fare Verde a tutela del territorio”, inclusa nell’iniziativa di due giorni dal titolo “VERDE c’è tanto da FARE” ideata e promossa dai Gruppi Locali di Fondi e Monte San Biagio dell’Associazione Ambientalista “Fare Verde” Onlus, presentò ufficialmente “Dove passano i nuovi barbari”, una Mappa delle discariche abusive sul territorio della Città di Fondi.

21 Settembre 2019. Un anno dopo, lo scorso sabato mattina, i volontari sono tornati nelle campagne e nella periferia della Città. Un sopralluogo minuzioso per capire se l’impegno delle Associazioni e dei Cittadini virtuosi è stato concretamente seguito dall’intervento di Istituzioni ed organi competenti. Un'azione di controllo del territorio per verificare ad un anno di distanza lo stato di salute dei luoghi segnalati per i quali è stato richiesto un intervento.

Dopo un anno situazione addirittura peggiorata

Ad un anno di distanza dal Dossier “Dove passano i nuovi barbari”, i Volontari del Gruppo Locale dell’Associazione Ambientalista “Fare Verde” sono tornati lungo le strade di campagna e nella periferia della Città lo scorso Sabato, nell’ambito dell’iniziativa “World Clean Up Day” 2019. “Un sopralluogo dettagliato ci permette di offrire un altro importante contributo alle Istituzioni, come sempre abbiamo fatto fin dalla nascita del nostro nucleo” afferma il Presidente di “Fare Verde” Fondi, Francesco Ciccone.

L’idea, nata nel 2018 dalla collaborazione di “Fare Verde” con il Gruppo “Ripuliamo Fondi”, aveva lo scopo di presentare un quadro della situazione ad Istituzioni, Forze dell’Ordine, Associazioni e Cittadini. “La Mappa ad oggi può e deve rappresentare uno spunto di riflessione e una presa di coscienza del contesto che ci circonda, deve consapevolizzare tutti sull’importanza di un’azione coordinata che sensibilizzi la Cittadinanza ed educhi i figli di questa nostra Città, di chi viene a soggiornare nel nostro territorio, di chi forse ha scambiato le nostre campagne per una grande pattumiera di cui poter disporre in qualsiasi momento nella più totale tranquillità ed impunità” continua Ciccone.

Da Via Acquachiara a Via Maginotti, da Via Pantanello alla Provinciale Fondi Sperlonga, da Via Goffa a Via Monte Calvo. Sono queste le “zone rosse”, in cui la situazione è seriamente compromessa. Qualsiasi riflessione su Via Quarto Iannotta non può non tenere conto dell’incendio scoppiato nell’ex discarica durate la scorsa Estate, e per la precisione in data 21 Agosto.

Certo, constatare la presenza di una telecamera di sorveglianza ci fa enormemente piacere. E speriamo funga da deterrente per i nuovi barbari. Rogo a parte, la zona, definita rossa lo scorso anno, non possiamo certo dire che meriti un cambio di tonalità. Ahinoi. In Via Capocroce i sacchi, divenuti famosi, del Comune di Madignano non sono più affiorati, anche se i più attenti ricorderanno che le stesse buste ci furono segnalate a Pasquetta in Località Selva Vetere. Ma questo è un altro discorso. Tornando alla strada indicata, possiamo dire che si tratta di uno dei pochi casi di netto miglioramento. Lo scorso anno c’era da mettersi le mani nei capelli, adesso la situazione è rientrata nella cosiddetta “normalità”.

Per contrastare il fenomeno dell’abbandono di rifiuti possiamo adottare diverse soluzioni. Grazie alle moderne tecnologie, una delle più efficaci ed economiche è la videosorveglianza tramite “fototrappole”. La “fototrappola” negli ultimi anni ha avuto un incremento significativo nell’accertamento di questa tipologia di illeciti. Per questo motivo chiediamo all’Amministrazione Comunale di moltiplicarne l’utilizzo in tutto il territorio e nelle aree segnalate nel Report, che nella mattinata di oggi è stato inoltrato a tutti gli organi competenti ed alla Società “De Vizia”.

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