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Il resoconto del Consiglio comunale: tutte le proposte e le perplessità di Monte San Biagio Futura

La questione delle deleghe, il trasporto urbano, la situazione di degrado in cui versa la contrada di Vallemarina, le varianti e la tutela della salute pubblica

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Al Consiglio comunale del 27.09.2019 il Sindaco Federico Carnevale ha risposto all’interrogazione orale proposta dai Consiglieri di “Monte San Biagio Futura” e dal Consigliere Gesualdo Mirabella, di “SiAmo Monte San Biagio”, sulle deleghe conferite a consiglieri comunali e soggetti esterni.

Oggetto di discussione sono state le deleghe alla Pubblica Istruzione, alle Politiche Agricole, ed al Bilancio (queste ultime due conferite a due soggetti esterni) in ordine alle quali l’opposizione sollevava problemi di efficienza dell’azione amministrativa in settori chiave, atteso che, tali delegati, come previsto dalla legge, non hanno potere di firma, non possono rappresentare né sostituire il Sindaco o l’assessore, non hanno capacità di porre in essere atti che impegnano l’amministrazione, ma sono semplici consulenti, la cui azione è limitata dalla legge a funzioni di studio e di approfondimento.

La risposta del sindaco sulle deleghe: "E' tutto nelle mie mani, i delegati mi aiuteranno nello studio e nell'approfondimento"

A conferma di ciò, il sindaco ha risposto e dichiarato ufficialmente che sarà lui il titolare delle deleghe alla Pubblica Istruzione, alle Politiche Agricole ed al Bilancio, e che gestirà personalmente tutti questi complessi settori, avvalendosi della collaborazione interna dei delegati che lo aiuteranno nello studio e nell’ approfondimento di singoli aspetti, svolgendo pertanto un compito di semplici collaboratori, non remunerati, privi di poteri di firma, gestionali, politici e di rappresentanza esterna. Il Sindaco ha inoltre precisato che sarà lui personalmente a recarsi presso gli Enti sovraordinati, in particolare in Regione, e a partecipare alle varie riunioni comprensoriali e di distretto.

Perplessità anche sulla delega ai servizi cimiteriali e sul presidente del Consiglio

Quanto al quesito sul potenziale conflitto di interessi della delegata esterna ai servizi cimiteriali, legata da parentela entro il quarto grado con un esercente l’attività di onoranze funebri nel territorio di Monte San Biagio, anche in questo caso il sindaco ha precisato che la delegata non avrà alcun potere di gestione dei servizi cimiteriali e la sua attività sarà comunque marginale e limitata, sia nel tempo che nei contenuti, ad una mera funzione di collaborazione interna con il Sindaco stesso.

Analoga risposta in relazione ai dubbi sulla delega concessa al presidente del Consiglio, che, come da orientamenti giurisprudenziali, deve essere evitata, al fine di non alterare la funzione di imparzialità e garanzia che caratterizzano tale carica, per definizione super partes. In merito, il Sindaco ha risposto che, come già detto, trattasi di delega priva di qualsiasi effettivo potere di iniziativa e gestione: anche in questo questo caso, quindi, un semplice consulente che esaurirà la sua funzione all’interno dell’ufficio del Sindaco, senza alcuna rilevanza esterna e privo di poteri di gestione e di iniziativa.

L'interrogazione del consigliere Trani: "La contrada di Vallemarina abbandonata a se stessa"

Altra interrogazione è stata poi illustrata dal Consigliere Gianpiero Trani, di “Monte San Biagio Futura”, il quale ha depositato un ponderoso dossier fotografico - in gran parte proveniente da segnalazioni di cittadini - documentante la situazione del grave dissesto stradale del territorio, in particolare nella contrada Vallemarina, chiedendo quali sono le misure concrete che saranno adottate per far fronte a tale grave situazione disagio sofferta dalla cittadinanza. Il Sindaco ha quindi risposto riconoscendo e prendendo atto della peraltro evidente ed innegabile serietà della situazione del dissesto stradale, manifestando, tuttavia, che le difficoltà finanziarie dell’Ente non sono in grado di far fronte alla contemporanea manutenzione di tutte le strade del territorio: pertanto, si provvederà alla risoluzione del problema compatibilmente con le risorse finanziarie di volta in volta disponibili.

L'interrogazione del consigliere Ermanna Casale: "Trasporto urbano, rivedere corse e orari"

Il Consigliere Ermanna Casale, sempre di “Monte San Biagio Futura”, ha invece presentato un’interrogazione sul trasporto urbano, chiedendo alla maggioranza ed all’assessore competente di intervenire al fine di razionalizzare ed efficientare gli orari delle corse degli autobus, che ad oggi mancano di puntualità e di orari certi, al punto che molte corse non garantiscono le coincidenze con gli orari dei treni e dei bus Cotral. Il Consigliere Casale ha inoltre esortato a dotare le fermate di idonea segnalazione, poiché ad oggi ne sono sprovviste e non sono facilmente individuabili dagli utenti, nonché a munirle di pensiline e di panchine, esigenza questa urgente ed impellente, data l’imminente inizio della stagione invernale. Ha risposto l’assessore Luana Colabello, dichiarando che l’amministrazione ha in programma di rivedere l’intero sistema dei trasporti pubblici di concerto con la ditta concessionaria del servizio, e che tale revisione generale riguarderà senz’altro l’implementazione e l’efficientamento degli orari delle corse, la corretta e visibile segnalazione delle fermate e l’installazione di panchine e pensiline.

Il dibattito sulla variante urbanistica al PRG

Particolarmente articolato è stato il dibattito su una variante urbanistica al PRG avanzata da una società locale, con la quale ha richiesto l’ampliamento di un impianto produttivo di bitume, al quale, secondo il progetto, dovrà aggiungersi un impianto di produzione di conglomerato cementizio ed un frantoio, oltre ad una tettoia per deposito di materiali inerti, e pensilina per la lavorazione del ferro.

Tutela dell'ambiente, della salute pubblica e dell'agricoltura

I consiglieri di “Monte San Biagio Futura”, tramite il capogruppo Guglielmo Raso, premettendo oralmente ed in forma scritta di condividere e fare proprie le fondamentali esigenze di dare “impulso alle attività imprenditoriali, e soprattutto a favorire e incrementare il tasso occupazionale in un momento di crisi strutturale e congiunturale quale è quello attuale,nel campo dell’edilizia come nel campo dell’agricoltura” così come espresso dalla Giunta con la delibera di indirizzo n. 37 del 14, hanno tuttavia precisato che dette esigenze vanno necessariamente contemperate con quelle di tutela dell’ambiente, della salute pubblica e dell’agricoltura. L’impianto produttivo di bitume oggi esistente, rappresenta un’attività classificata dalla legge come “insalubre di prima classe” (DM 5 settembre 1994), le cui emissioni in atmosfera sono a loro volta classificate dall’Unione Europea come “cancerogeni di categoria 2”.

Tali attività, come previsto dalla legge, vanno tenute il più possibile isolate dalle abitazioni: invece, vicino alla zona interessata vi è un forte insediamento abitativo e numerose coltivazioni. L’ampliamento di tale sito duplicherebbe il problema, aggiungendo alla già esistente attività insalubre di produzione del bitume, un’altra “attività insalubre di prima classe” costituita dalla produzione di cementi e calcestruzzi, con conseguente e concreto rischio di aggravare l’entità delle emissioni atmosferiche e delle polveri, disagi già oggetto di lamentele da parte della popolazione, ben note all’amministrazione. A sostegno di tali argomentazioni, il capogruppo di Monte San Biagio Futura ha evidenziato anche un parere dell’ASL, emesso nella Conferenza di Servizi ma, tuttavia, valutato come silenzio – assenso, in quanto pervenuto allo Sportello Unico Attività Produttive fuori il termine massimo fissato.

 

“Vero è – precisa Raso – che il parere dell’ASL è pervenuto fuori termine massimo e deve essere obbligatoriamente recepito come silenzio – assenso. Tuttavia, un Consiglio comunale non può accontentarsi di fermarsi davanti la nuda procedura, ma ha il dovere di approfondire il problema nel merito, in particolare quando sono coinvolti interessi primari quali la tutela della salute pubblica e dell’ambiente. Perché l’ASL, nel suo parere tardivo e quindi dato per favorevole in base alla legge 241/1990, evidenzia comunque un problema reale e concreto, confermando che quelle di cui trattasi sono “attività insalubri di prima classe” e che all’ufficio “pervengono segnalazioni che lamentano la polverosità derivante dagli insediamenti esistenti””.

Per tali ragioni, il Consigliere Raso, a nome del gruppo “Monte San Biagio Futura” ha chiesto di rinviare ad altra adunanza la discussione e votazione del punto all’ordine del giorno, al fine di verificare se tale progetto debba essere assoggettato alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale.

“Questo - prosegue Raso - renderebbe tutti più sereni: il Sindaco, che è l’autorità sanitaria locale, i consiglieri che, con il proprio voto si assumono una seria responsabilità, politica, giuridica e morale; i cittadini, che avranno la certezza che l’impianto non è nocivo alla salute e alle vicine coltivazioni: la stessa società, che potrà esercitare la propria attività senza più temere alcuna lamentela e rivendicazione da parte di terzi. Ma votare oggi, senza queste rassicurazioni, evitare a votare senza una completa consapevolezza”. All’esito del lungo dibattito, la maggioranza si è purtroppo irrigidita sulle sue posizioni, non accogliendo la proposta di rinvio avanzata da “Monte San Biagio Futura”. Il punto all’ordine del giorno è stato votato dalla maggioranza consiliare, con il voto contrario di “Monte San Biagio Futura”, motivato dalle argomentazioni scritte e depositate. “L’irrigidimento della maggioranza nel rigettare la nostra richiesta di rinvio della discussione ci ha praticamente costretti ad esprimere un voto contrario. Se la questione fosse stata rinviata ad altro Consiglio Comunale, sarebbe stato nel frattempo possibile effettuare gli approfondimenti da noi suggeriti, e se questi avessero dato un esito rassicurante, senza alcun dubbio il nostro voto favorevole non sarebbe mancato, poiché, come già dichiarato, siamo i primi a condividere le esigenze degli imprenditori, della produzione e dello sviluppo economico, ma sempre prestando la massima attenzione all’impatto ambientale ed alla tutela della salute pubblica”.

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