Il senatore azzurro punta il dito contro una informazione scorretta: "Addirittura nei telegiornali è stato messo in dubbio se la merce che arriva a Fondi può andare sui banchi di vendita perché contaminata - dice - A Milano è aperto o chiuso il mercato ortofrutticolo? Perché a Fondi tutti questi problemi per il Mof quando avevamo già adottato tutte le precauzioni del caso già prima dell'ordinanza. Perché non si parla di altri mercati? Sostengo da un
pezzo che avremmo dovuto chiudere tutta Italia, prima che si diffondesse ovunque il virus, ma oggi è Fondi a pagare per tutti e la disparità mi dà fastidio. L'isolamento va benissimo, ci permetterà di uscirne prima, ma ci stanno facendo passare da appestati, mi scrive gente che, lavorando fuori, viene discriminata perché di Fondi, addirittura mandata via".
Il paragone con le altre città , soprattutto della Lombardia, secondo Fazzone penalizza Fondi ingiustamente, con 52 contagiati e 150 persone a casa su 40mila abitanti. "Bergamo, ad esempio, quanti morti, quanti contagiati ha? Se il rapporto è uno a mille sarebbe dovuta esser stata chiusa utilizzando lo stesso parametro che è stato adottato per noi.
Ci dicono, oltretutto, che siamo una zona rossa extra ma non ci hanno dato i mezzi adeguati nell'ospedale di Fondi, le mascherine, le
protezioni adeguate: anche i servizi dovrebbero aumentare in considerazione dell'emergenza. Quando si fa un decreto del genere
prima si sarebbero dovuti organizzare i servizi per l'impatto che avrebbe avuto il decreto stesso. O no?"
Il dramma dei corrieri: in crisi 1500 persone
(Adnkronos) - "La situazione adesso è grave - dice - Siamo riusciti a organizzare almeno la consegna a domicilio di merce primaria per le persone in casa, intanto 1000, 1500 persone che ogni giorno vanno in treno a vendere la merce (trasportata nei camion) nei vari mercati rionali di Roma hanno dovuto buttare tutto: litri e litri di latte ma anche carne, verdura e frutta buttati perché i commercianti non si possono spostare. Fortunato chi a Roma ha qualcuno che può vendergli la merce portata su strada nei banchi, chi invece è solo non ha modo di esporla e con le consegne a domicilio che siamo riusciti a concedere, mettendo una pezza al problema, non si riesce comunque a smaltire. Le perdite sono imponenti e intanto questi poveri coltivatori continuano a dover far fronte alle spese, perché in Italia si continua a pagare, non bloccano nulla".
La merce del Mof rispedita al mittente
Molti i problemi riscontrati ai varchi della zona rossa di Fondi, primo comune off limits del Lazio per l'emergenza Coronavirus. La cittadina - ha posto in evidenza Confagricoltura - è ubicata in un'area dell'agro pontino a forte vocazione agricola ed è crocevia della commercializzazione di ortofrutta per la presenza in loco del Mof - Mercato Ortofrutticolo di Fondi, uno dei principali in Italia (con 200 operatori ed oltre 12 milioni di quintali di prodotto movimentato). Confagricoltura ha fatto presente che molta merce del Mof consegnata è stata bloccata o rispedita al mittente dalla Gdo e dagli acquirenti perché proveniente da zona chiusa. «L'ordinanza regolamenta ma certo non vieta il traffico da e verso il mercato ortofrutticolo - ha osservato Albano Bergami, presidente della Federazione nazionale di prodotto Frutticoltura di Confagricoltura -. Rifiutare prodotti perché provenienti da zona rossa non è in linea con l'evidenza scientifica di Efsa e del ministero della Salute, che hanno escluso la possibilità di trasmissione del virus con gli alimenti». Confagricoltura ha poi riscontrato che un gran numero di grossisti, provenienti da altre località , siano stati bloccati ai varchi di accesso e non abbiano potuto accedere al
Mof. «Siamo i primi a chiedere il pieno rispetto dei provvedimenti finalizzati alla prevenzione per il contrasto e per il contenimento del diffondersi del virus Covid 19 - ha detto il presidente di Confagricoltura Latina, Luigi Niccolini - chiediamo però agli organi competenti chiarezza nelle disposizioni e tutti gli accorgimenti necessari per scongiurare possibili rallentamenti nell'attività del
Mof, che ha un ruolo strategico. Ci auguriamo che già lunedì gli operatori possano riprendere in pieno la loro attività , fondamentale per l'approvvigionamento di prodotti ortofrutticoli a livello regionale e nazionale».