A fronte della straordinaria emergenza sanitaria, determinatasi a seguito della pandemia del Coronavirus, intendiamo rivolgere un sentito ringraziamento a tutti gli Operatori sanitari della nostra città ed in particolare a quelli impegnati nell’ospedale San Giovanni di Dio di Fondi che nonostante le mille difficoltà sono in prima linea, dimostrando professionalità e sopperendo spesso alle oggettive carenze di una sanità sempre più in difficoltà .
L’Amministrazione comunale nell’interesse della città ha sempre sollecitato una maggiore attenzione della Regione Lazio e della Asl di Latina nella riorganizzazione del nosocomio fondano e tutte le forze politiche presenti in consiglio comunale nonché quelle civiche mobilitate a riguardo hanno sempre condiviso e sostenuto tali sollecitazioni, pur nella consapevolezza delle proprie competenze e soprattutto che la sanità nazionale sta vivendo una fase critica e difficile, frutto anche di scelte assunte nei decenni precedenti per le quali oggi non ci sono medici e strutture dedicate ad affrontare adeguatamente sia le esigenze ordinarie sia quelle straordinarie.
Nel pieno dell’emergenza Covid-19, che sta mettendo a dura prova anche il nostro Ospedale, è stata ipotizzata dalla Asl di Latina una riorganizzazione del reparto di ostetricia e ginecologia di Fondi che prontamente è stata bloccata dal Vice sindaco Beniamino Maschietto che ne ha immediatamente contestato contenuti e modalità di decisione, chiedendone la sospensione e rivendicando la necessità di un confronto preventivo con le Istituzioni locali prima dell’assunzione di qualsiasi decisione sul futuro del San Giovanni di Dio di Fondi.
Se la Regione Lazio e l’ASL hanno assunto per la città di Fondi provvedimenti restrittivi e rigorosi per arginare il rischio di contagio da coronavirus e se i casi accertati sono superiori alla media provinciale, è altrettanto urgente e doveroso da parte loro dedicare all’ospedale di Fondi la stessa ed identica attenzione, potenziandolo e non svuotandolo, rendendolo presidio sanitario vero, garantendo ai nostri cittadini un’offerta sanitaria di qualità , prevenendo anche facili strumentalizzazioni politiche che oggi più che mai non devono interferire in alcun modo con il delicato lavoro in corso per far fronte all’emergenza della nostra città di cui si deve oggettivamente prendere atto per l’organizzazione dei servizi sanitari presenti e futuri dell’ospedale di Fondi.
In questo momento di emergenza straordinaria siamo pienamente d’accordo sulla sollecitazione fatta dal Vice Sindaco Maschietto al Direttore Generale della ASL e alla Regione Lazio di potenziare il Pronto Soccorso con più medici sia per le attività di guardia sia per il laboratorio analisi, la diagnostica per immagini la cardiologia; di rassicurare i cittadini del comprensorio che possono regolarmente e tranquillamente recarsi all’ospedale di Fondi come negli altri presidi della provincia; di rafforzare i percorsi di sicurezza del San Giovanni di Dio, con particolare riferimento al reparto di Ostetricia-Ginecologia; di utilizzare a pieno regime le sale operatorie di Fondi che per disposizione ed organizzazione di percorsi garantiscono ai pazienti la massima sicurezza da possibile contagio; di riattivare i 4 posti di terapia intensiva.
A riguardo, prendiamo atto e apprezziamo la decisione della Asl di aver ripristinato nell’ospedale di Fondi in queste ore il primo posto di terapia intensiva a cui riteniamo debbano far seguito anche gli ulteriori tre posti perché essi siano strategici non solo in questo momento ma anche per il futuro.
Ci auguriamo che l’emergenza venga a cessare prima possibile e che da questa oggettiva difficoltà della rete sanitaria della nostra provincia, la Regione Lazio si renda conto di quanto è urgente e necessario investire di più nelle strutture delle province affinché esse diventino funzionalmente integrate a quelle romane e possano garantire identici servizi sanitari ai propri cittadini.
La nostra azione di attenzione e sollecitazione della Regione per l’ospedale di Fondi proseguirà sempre e con ulteriore determinazione e soprattutto non sarà distolta da demagogici tentativi di fagocitare il tema della sanità in un dibattito elettorale che in questo momento di emergenza è da ritenersi rinviato.