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Il programma del 25 settembre del Fondi Film Festival

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La giornata di Giovedì 25 Settembre prevede nell’ambito della XIII edizione del FONDIfilmFESTIVAL due importanti appuntamenti, entrambi nella nuova Sala Carlo Lizzani sita nel Complesso conventuale di San Domenico.

Per la rassegna retrospettiva di Mario Martone è programmata alle ore 17.00 la proiezione di “Noi credevamo” (2010), interpretato tra gli altri da Luigi Lo Cascio e Toni Servillo e vincitore di sette David di Donatello tra cui Miglior film e Migliore sceneggiatura. Il film racconta la storia di tre ragazzi del sud Italia che, in seguito alla feroce repressione borbonica dei moti che nel 1828 vedono coinvolte le loro famiglie, maturano la decisione di affiliarsi alla Giovine Italia di Giuseppe Mazzini. Attraverso quattro episodi che corrispondono ad altrettante pagine oscure del processo risorgimentale per l’Unità d’Italia, le loro vite verranno segnate tragicamente dalla loro missione di cospiratori e rivoluzionari. In considerazione dei temi storici affrontati, oltre che della qualità artistica del film, i Dirigenti degli Istituti scolastici superiori di Fondi sono stati invitati a favorire la partecipazione degli studenti, certamente interessati come negli scorsi anni a prendere parte a questa affascinante esperienza. Difatti il film è inserito anche nella sezione “Cinema &/è Scuola”, pensata per avvicinare le giovani generazioni ad una conoscenza consapevole ed analitica del cinema e dell’audiovisivo.

Alle ore 21.00 il pubblico avrà l’opportunità di ascoltare l’affascinante ed appassionante storia di vita e d’arte di Lorenza Mazzetti, che salirà sul palco del FFF con Lino Capolicchio, suo amico ed estimatore. L’occasione sarà propizia per presentare l’autobiografia cinematografica della Mazzetti, “Diario londinese”, pubblicata da Sellerio nei mesi scorsi. A Londra, nella metà degli anni Cinquanta, in un locale dell’accademia universitaria una ragazza italiana ruba l’attrezzatura per girare un film. Comincia così il movimento del "Free Cinema", una delle “onde nuove” più trascinanti della cultura europea in generale, nata prima della Nouvelle Vague e con uno sguardo al nostro Neorealismo, che ha segnato con le sue storie di periferie malinconiche e giovani qualunque il cinema contemporaneo, Ken Loach compreso.

Quella ragazza era Lorenza Mazzetti e in “Diario londinese” racconta tutto quello che successe intorno alla preparazione del suo film “Together” (1956), il primo documento del "Free Cinema", che sarà proiettato al termine dell’incontro in copia restaurata di proprietà dell’autrice. Il film racconta dei giorni e delle persone che, assieme a lei, iniziarono il movimento. E i personaggi sono prima di tutto il terzetto di futuri grandi registi Lindsay Anderson, Karel Reisz e Tony Richardson che, con Lorenza, del «Free Cinema» firmarono il manifesto.

Lorenza Mazzetti, nata a Roma nel 1928, ha vissuto l’infanzia in Toscana nella villa della famiglia della zia paterna, sposata a Robert Einstein, cugino di Albert. Ha narrato di quell’infanzia nel libro “Il cielo cade” (Premio Viareggio del 1962, ripubblicato da Sellerio nel 1992) da cui è stato tratto nel 2000 l’omonimo film di Andrea e Antonio Frazzi, interpretato da Isabella Rossellini. Alcuni anni prima di “Together” realizza “K” (1953), con attori e ambientazioni casuali, in cui si ritrovano le radici del suo pensiero e della sua poetica nonché i primi sviluppi della sua riflessione sulla figura dell’outsider, del diverso, di chi si sente o si ritrova ai margini della società. Oggi dirige a Roma il Puppet Theatre.

Marco Grossi
Segretario
Associazione Giuseppe De Santis

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