Sarà Ambrogio Sparagna ad aprire la giornata di Domenica 28 del FONDIfilmFESTIVAL. Il celebre musicista ed etnomusicologo presenterà alle ore 18.30 nella Sala Carlo Lizzani due puntate del progetto RAI Educational “L’Italia che Risuona”, un ciclo di otto monografie sulle tradizioni musicali popolari del nostro Paese. La proposta scaturisce dalla costante e feconda collaborazione tra l’Associazione Giuseppe De Santis e Sparagna, che sarà accompagnato dal regista RAI Mario Ferrari. “I suoni di San Michele” (2013) girato a Maranola, e “Il Lago cantato” (2014) realizzato a Giulianello, sono alcuni tasselli di un nuovo percorso che, a sessant’anni dalla storica ricerca etnomusicologica di Lomax e Carpitella – che produsse la più importante collezione sonora di musiche popolari italiane – documenta lo stato di conservazione e trasformazione del nostro patrimonio artistico-culturale. La ricerca scava nel cuore profondo del Paese facendo emergere storie originali, segnate dalla volontà di riscoprire le proprie radici culturali. Le due proiezioni sono inserite nella sezione “Paesaggio audiovisivo pontino”, con cui il FONDIfilmFESTIVAL promuove la produzione audiovisiva realizzata sui nostri luoghi tramite la proiezione di documentari, cortometraggi e film di rilevante interesse culturale con attinenza al territorio.
Alle ore 21.00 nell’Auditorium comunale si concluderà la retrospettiva “Il Cinema di Mario Martone” con la proiezione di “Teatro di guerra” (1998). Scrive Morando Morandini nel suo “Dizionario dei film”: «Chi ama il teatro non deve perdere questo film scandito da un montaggio incalzante e frantumato. Chi ama il cinema non può perderlo. E’ il miglior film italiano degli anni ’90». “Teatro di guerra” è ambientato a Napoli nel 1994, quando da tre anni è in corso la guerra nella ex-Jugoslavia. Leo, giovane attore e regista, inizia le prove di uno spettacolo che ha intenzione di portare nella Sarajevo oppressa dalla guerra. In città la compagnia lavora in un teatro malandato, inserito tra i vicoli brulicanti dei quartieri spagnoli. Il testo da mettere in scena è “I sette contro Tebe”, dramma di un assedio e di una guerra fratricida.
Prima della proiezione Mario Martone dialogherà con Marco Grossi, direttore artistico del FONDIfilmFESTIVAL, ripercorrendo le tappe di una lunga ed intensa carriera che lo vede cimentarsi in tutto il mondo con sempre crescente successo nelle varie espressioni artistiche.
Nato a Napoli nel 1959, Martone ha cominciato a lavorare nel 1977 nella sua città natale, nel clima delle avanguardie, fondando il gruppo “Falso Movimento” e realizzando spettacoli che combinavano gli elementi del teatro, del cinema, della musica e delle arti visive – come “Tango Glaciale” (’82), “Il desiderio preso per la coda” da Picasso (’85), “Ritorno ad Alphaville” da Godard (’86) –, tutti destinati a lunghe tournée internazionali. Dieci anni dopo ha dato vita con Antonio Neiwiller e Toni Servillo a “Teatri Uniti”, una compagnia tesa all’incontro tra gli artisti napoletani della nuova generazione, con cui ha realizzato anche i suoi film da indipendente.
Il suo primo lungometraggio, “Morte di un matematico napoletano”, ha vinto il Gran Premio della Giuria a Venezia nel 1992; “L’amore molesto” (1995), “Teatro di guerra” (1998) e “L’odore del sangue” (2003) sono stati presentati a Cannes; “Noi credevamo” (2010) ha vinto sette David di Donatello tra cui quello per il miglior film. Ha realizzato numerosi documentari e cortometraggi e filmato alcuni lavori teatrali tra cui “Rasoi” (1993), spettacolo-manifesto di “Teatri Uniti”, su testi di Enzo Moscato. Tra le sue regie: “Filottete” di Sofocle (1987), “Riccardo II” di Shakespeare (1993), “Terremoto con madre e figlia” di Fabrizia Ramondino (1994), “I sette contro Tebe” di Eschilo (1996), “Edipo Re” (2000) e “Edipo a Colono” (2004) di Sofocle, “I dieci comandamenti” di Raffaele Viviani (2000), “L’opera segreta” di Enzo Moscato (2005) e, nel repertorio lirico, l’intera trilogia Mozart - Da Ponte al San Carlo di Napoli (2000-2006), “Lulu” di Berg a Palermo (2001), “Un ballo in maschera” di Verdi a Londra (2005), “Falstaff” di Verdi a Parigi (2008), “Otello” di Verdi a Tokyo (2009), “Fidelio” di Beethoven al Regio di Torino (2011), “Cavalleria rusticana/Pagliacci” di Mascagni/Leoncavallo (2011) e “Luisa Miller” di Verdi (2012) alla Scala di Milano.
Ha ricevuto numerosi premi nei suoi diversi ambiti di lavoro, dai David di Donatello per tre dei suoi film ai Premi della critica teatrale, dal premio Abbiati per l’opera lirica al premio Ubu per il suo impegno nel rinnovamento del Teatro di Roma, che ha diretto tra il 1999 e il 2000 e aperto alle altre arti e alle nuove espressioni sceniche, fondando un teatro, l’India, ricavato da una vecchia fabbrica in disuso. In seguito ha contribuito all’evoluzione del Mercadante come Teatro Stabile di Napoli, anche con la realizzazione del progetto “Petrolio” (2004) dal romanzo di Pasolini. Dal 2007 è direttore del Teatro Stabile di Torino, per il quale ha ideato con Fabrizio Arcuri il festival di teatro contemporaneo “Prospettiva” e messo in scena nel 2011 le “Operette morali” di Leopardi. Nel 2013 ha diretto Carlo Cecchi nel debutto, in prima assoluta, de “La serata a Colono” di Elsa Morante.
Il prossimo 16 Ottobre approderà nelle sale il suo ultimo film “Il giovane favoloso” sulla vita e l’opera di Giacomo Leopardi.
Marco Grossi
Segretario
Associazione Giuseppe De Santis