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Ragazzina risucchiata in piscina a Sperlonga: richiesto il rinvio a giudizio

Il processo ai blocchi di partenza ad un anno esatto dalla tragedia

La Redazione
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Risucchiata in piscina a Sperlonga, i proprietari dell'hotel e il costruttore potrebbero andare a giudizio. E' quanto chiesto dal sostituto procuratore Valerio De Luca dopo la chiusura delle indagini a distanza di un anno esatto dai fatti avvenuti nel luglio dello scorso anno.

Rischiano il processo il rappresentante legale della società che gestisce il quattro stelle, l' ex proprietario dell’albergo e il costruttore, nel 2004, dell’impianto di aspirazione che avrebbe risucchiato e trattenuto sul fondo della piscina Sara Francesca Basso, 13enne di Frosinone in vacanza a Sperlonga con la sua famiglia.

Secondo le risultanze investigative a determinare il decesso della giovanissima, soccorsa ed elitrasportata a Roma ma alla fine deceduta, meno di 24 ore dopo, per le conseguenze di quanto accaduto in piscina, sarebbe stato proprio l'impianto. Sotto accusa il bocchettone della piscina, senza grata di protezione e secondo il magistrato non a norma.

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