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Lottizzazione abusiva sul litorale: confiscati i 33 villini del complesso "La Selva"

Nei giorni scorsi la sentenza della Cassazione. Tra gli autori degli esposti Legambiente

La Redazione
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Si è chiusa, a distanza di ben 11 anni con condanna definitiva e confisca, l'annosa vicenda dei 33 villini realizzati in località La Selva sulla Flacca: una lottizzazione abusiva scoperta e denunciata, tra gli altri, da Legambiente.
L'epilogo giudiziario nei giorni scorsi quando la Corte di Cassazione ha rigettato i ricorsi dei due imputati nel lunghissimo e intricato processo.
A indagare su quelle costruzioni nel lontano 2008 il Nipaf che, su ordine del sostituto procuratore Giuseppe Miliano sequestrò il complesso immobiliare.
Esposti e segnalazioni, come accennato erano arrivati da Legambiente, nel frattempo impegnata anche su altri due fronti caldi:  "La Rosa dei venti" " e l'Isola dei Ciurli. 

A seguire la vicenda era stato in compianto Luigi Di Biasio, al quale oggi è stato dedicato il circolo intercomunale dell'associazione, all'epoca dei fatti presidente di Legambiente Fondi e consigliere comunale.

A conclusione delle indagini venne ipotizzato il reato di lottizzazione abusiva e con tale accusa, al termine del processo di primo grado, vennero condannati il costruttore dei villini, Marcello Moretti, e l’allora dirigente comunale all’urbanistica, Martino Di Marco.
Nel 2012 la Corte d’Appello assolse Moretti per intervenuta prescrizione e condannò Di Marco, che nel frattempo aveva  rinunciato alla prescrizione, a otto mesi di reclusione e ottomila euro di multa.

La Cassazione, e siamo alla cronaca di questi giorni, ha poi confermato in toto la sentenza di secondo grado.

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