Da un po’ di giorni a questa parte si stanno attaccando gli uni con gli altri i partiti maggioritari della città di Fondi. Da una parte il Pdl, maggioritario che difende e attacca i consiglieri dell’altro movimento politico e il Pd che fa esattamente la stessa cosa. Tra chi non fa e il suo lavoro e chi lo fa con incompatibilità, sembra che invece di politica per la città si stia parlando di politica per screditare gli altri.

L’ultima della lista è Maria Civita Paparello, presentatasi a capo del Pd alle ultime elezione del sindaco di Fondi e battuta da Salvatore De Meo (lista Pdl). Ora, proprio le fila del partito del primo cittadino si scagliano sulla donna: sembra essere incompatibile perché il suo lavoro da Dirigente scolastico è agevolato dal suo lavoro come consigliere comunale.

È vero o no? Ovviamente le voci sono diverse, chi la attacca ha le sue carte in regola per affermare il tutto, chi la difende, in prima fila Bruno Fiore, altro esponente del partito Pd, ha le sue. Il tutto ora è nelle mani del ministero della Funzione Pubblica e  quello della Pubblica Istruzione che stanno facendo i dovuti accertamenti. Naturalmente, anche nelle mani di consiglieri di ambo le parti vi sono tutti i documenti necessari.

Ma una cosa è chiara, sembra essere arrivati a un punto, almeno a Fondi, in cui, per fare politica bisogna screditare gli altri. Ognuno, stando anche alle indagini precedenti e alle precedenti accuse di incompatibilità, ha le sue gatte da pelare, prima di accusare gli altri bisognerebbe fare un resoconto perché non si può scagliare la prima pietra quando si è pieni di peccati.