Ormai ci siamo, è finito il tempo dei dubbi e dei preparativi, dei ma e dei forse, dei chi e dei come, dei dove e dei quando. Non c’è più il tempo per pensare se tirare un top o se appoggiarla quella palla, né è più concesso di ragionare se battere liscio o tagliato, sul dritto o sul rovescio. Il tempo è scaduto, lo ripetiamo, l’alternativa è una sola, semplice, la strada è unica, sempre in salita, i peschi sono in fiore, non ci sono più scuse per nessuno e ogni scelta è stata già fatta. C’è solo una possibilità adesso: ragliare. E ragliare forte, come ai tempi di via Norvegia.

Sono passate tre settimane ormai da quando il top player Riccardi, ai confini della provincia romana, esclamava “tu quoque!” mentre veniva inaspettatamente sorpreso e sconfitto da Andrianasolo Radositraka Miharivola che in un solo colpo dava la vittoria al Valmontone, riapriva un campionato che sembrava già chiuso e iniziava un altro capitolo di una storia da cui ci si aspettava solo il gran finale. Il giorno 19 marzo 2017 è ormai vicino e sul calendario del presidente Sposito è cerchiato con un pennarello, rosso, come il cuore della Fondana Tennistavolo, l’associazione sportiva con la passione smisurata per il ping pong. Domenica 19 marzo, infatti, sarà l’ultima di campionato del girone F di D3 e in campo scenderà, con addosso i colori e l’orgoglio pongista di Fondi, la Fondana Donkey Pong per difendere il suo primo posto in classifica e per provare a centrare una promozione inimmaginabile fino a quattro mesi fa.

“Domenica prossima affrontate il Colleferro e avete la possibilità di centrare la promozione diretta in D2 – abbiamo chiesto al capitano Iannone – come vi state  preparando?” “Sono settimane che, più che allenarci, stiamo cercando di trovare la giusta concentrazione, ognuno a modo suo. – ci ha risposto sicuro – Se ai nostri tifosi potrebbe sembrare tutto facile, noi invece sappiamo bene quanto sarà difficile l’impegno perché conosciamo le insidie di questo sport e non sottovalutiamo nessuna delle caratteristiche dell’avversaario. Non è un caso se i pongisti cinesi dicono sempre 如果你使用谷歌翻譯是不值得.”

Di opinione più o meno simile il Maestro Di Manno che già lunedì, quando lo abbiamo intervistato, ci aveva confidato: “Domenica potrebbe essere il giorno dei festeggiamenti o della consolazione, per questo c’è da mesi in fresco un barilotto di birra. Sarebbe davvero un grosso peccato se fosse scaduta.”

Gli allenamenti in via Mola di Santa Maria sembrano essere accompagnati sempre da momenti di confronto, di riflessione e da incoraggiamenti reciproci e prese di coscienza personali. “Dobbiamo giocare in maniera semplice, con calma, senza strafare” pare continui a ripetere a tutti, ma soprattutto a se stesso, un motivatissimo Riccardi “Non è necessario spaccare il tavolo, basta solo tirare il top quando c’è da tirarlo e spadellare quando c’è da spadellare.”

Se questi tre atleti sembrano intenti a cercare la concentrazione e la calma necessari, tra tutti, quello che più porta ancora su di sé il peso dell’incontro è sicuramente lo Stratega, Silvestri, che avrà l’arduo compito di scegliere la formazione giusta. “Non è una scelta semplice, – ci ha confidato – la formazione può fare la differenza in positivo o in negativo in incontri equilibrati. Ho passato l’ultima settimana a meditare nel silenzio e al clima freddo delle montagne alpine e penso di aver finalmente avuto dalla natura le risposte che cercavo. Resta da mettere a punto qualche dettaglio ma per fortuna sento di aver trovato la serenità che mi auguravo.”

Sebbene la società abbia ancora altri importanti obiettivi stagionali da raggiungere, in questa settimana sembra che il mondo pongista fondano si sia fermato e che per qualche giorno conti solo il destino della Donkey e dei suoi fenomeni. I veterani continuano senza sosta a riempirli di suggerimenti e raccomandazioni e qualcuno, forse, in cuor suo sogna di poter un giorno far parte della loro squadra. Mister Litterio li tiene in forma a suon di cesti e cerca di smussare gli angoli della loro tecnica a tratti (ma solo a tratti, ndr) un po’ spigolosa, diciamo non proprio da manuale. I gemelli del top hanno addirittura smesso di cazzeggiare e cercano di dare l’esempio e di insegnare i loro colpi migliori.

Tra grida, esultanze, pugni al cielo, palline che volano, racchette lanciate sui tavoli, imprecazioni per spizzi e retine, il Maestro sembra l’unico a volte ancora un po’ spaesato e distratto. Lo abbiamo notato e a margine dell’ultimo allenamento abbiamo provato a chiedergli cosa stesse succedendo. “Sono teso e da qualche giorno non riesco a dormire bene. – ci ha rivelato con sincerità –  Ho un grosso dubbio per la partita di domenica e il solo pensiero mi martella nella testa e mi tiene un po’ in agitazione. E' come un picchio che batte sul tronco... toc toc... è un tormento... toc toc. Forse è meglio che vada al più presto a controllare… speriamo che quel barilotto di birra non sia scaduto.”

L’inverno volge al termine e c’è un’atmosfera elettrica in palestra; si respira un’aria fresca e leggera. Si percepiscono distintamente l’ansia dell’attesa, la spinta dell’entusiasmo e il calore dell’affetto. Il quadro svedese della palestra, col suo dondolare lento, cigola e sembra ragliare. Domenica 19 marzo saremo a un passo dall’equinozio di primavera: la luce sta per superare il buio. Domenica 19 marzo sarà l’ultima giornata del campionato di D3. Domenica 19 marzo, alle 10.30, a Fondi, nella palestra della Garibaldi, il tavolo sarà apparecchiato per un grande evento: l’ospite d’onore sarà il Colleferro, la padrona di casa la Fondana Donkey Pong… io sicuramente non mancherò.