Sono passati sette anni da quando il Comune di Fondi spese la bellezza di un milione di euro, finanziati dalla Regione, per i lavori di risanamento della duna quaternaria nel tratto di litorale tra Capratica e Sant'Anastasia, ma sopo poco tempo, grazie purtroppo agli agenti atmosferici, che dopo la chiusura del cantiere, hanno spazzato via tutto il lavoro fatto, e sono tornati a vista i rifiuti e i materiali di risulta mai rimossi.

Ma la cosa più preoccupante è che tra i rifiuti ormai a vista,  è presente anche un quantità di amianto; l'emergenza è stat certificata da un referto della ASL di Frosinone che ha accertato la presenza di "fibre di amianto tipo crisotilo e crocidolite". In parole povere materiale di risulta contenente la sostanza cancerogena, seppellito sotto la sabbia, di una duna che doveva, all'epoca essere risanata e rinaturata. La Guardia Costiera di Gaeta ha effettuato un sequestro probatorio, con denuncia, sotto il profilo penale, contro ignoti.

Le domande che dovremmo porci sono le seguenti: che tipo di lavoro è stato fatto per la sicurezza? in questi anni le migliaia di bagnati che hanno frequentato il litorale, avranno conseguenza legate alla salute? come può il turismo fondano crescere quando emergono notizie così inquietanti? Lascio a voi conclusioni e risposte.