Aumenti? Il sindaco di Monte San Biagio Federico Carnevale replica alla minoranza

La foto ironica e il commento al vetriolo

Federico Carnevale, sindaco di Monte San Biagio
19/04/2020
Comunicati Stampa
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Le minoranze di destra e di sinistra non san fare di conto e questo è uno dei motivi per cui un anno fa la nostra squadra si è affermata aumentando i consensi rispetto alla precedente legislatura quando era presente la consigliera che tanto decanta il suo operato (come si direbbe in gergo, “se la canta e se la suona”).

A parlare è il sindaco di Monte San Biagio Federico Carnevale che replica alla nota della minoranza dopo i lavori dell'ultimo Consiglio comunale.  

"Ci siamo sempre mossi con profonda professionalità guardando soprattutto quelli che sono gli interessi dei cittadini per di più in un momento difficile come questo.  - prosegue il primo cittadino  - Da un lato ci si chiede spirito di squadra, dall’altro si strumentalizzano azioni amministrative che evidenziano la non conoscenza della macchina amministrativa da parte delle forze di opposizione. Parlare di un aumento del 20% è FALSO e soprattutto emerge una chiara e plastica rappresentazione della incompetenza amministrativa e contabile delle forze che si oppongono alla nostra azione amministrativa. Ci saremmo aspettati in questo momento particolare, non certo un voto favorevole sul bilancio ma quantomeno una condivisione con spirito di iniziativa che dovrebbe guidarci in questo difficile momento che riguarda tutti i cittadini. Da un canto la minoranza di sinistra ha presentato una mozione in cui chiedeva al comune di sospendere il pagamento dei tributi fino al 31 maggio quando il primo tributo da incassare (salvo cambio normative) è con scadenza il 16 giugno; chiedeva la sospensione delle cartelle esattoriali quando già per legge (decreto Salva Italia) erano sospese. Dall’altro canto riceviamo le critiche di chi fino ad un anno fa ricopriva l’incarico di Assessore al Bilancio che poco o nulla ha fatto per ridurre la percentuale di non incasso dei tributi che ha generato un appesantimento degli accantonamenti per crediti di dubbia esigibilità (forse era concentrata a futuri incarichi in Regine Lazio e per questo mi duole averla sostenuta). Abbiamo dovuto aumentare in maniera minimale l’IMU e l’addizionale IRPEF semplicemente perché ci siamo trovati a gestire una ennesima operazione imposta dallo Stato centrale che ci ha obbligati ad accantonare in misura maggiore e ad incrementare la consistenza del fondo crediti di dubbia esigibilità (forse qualcuno non sa di cosa parliamo, avendo sempre imparato a memoria gli appuntini dell’ufficio ragioneria). Purtroppo oggi le amministrazioni comunali si trovano a gestire capitoli di spesa con proprie risorse che al contrario dovrebbero essere garantiti dalla Regione con “guida a sinistra”. Mi vengono in mente i circa 200.000 € tra spese per i servizi sociali come assistenza sanitaria, domiciliare, scolastica, RSA, alloggio per i cani randagi. Avevamo due scelte o ridurre drasticamente i servizi pubblici e quindi fare “macelleria sociale” oppure chiedere un piccolo contributo a tutti. Abbiamo preferito e ce ne assumiamo la responsabilità chiedere un piccolo sacrificio a tutti cittadini, consapevoli che così facendo potranno continuare a vedersi garantiti importanti servizi comunali come la mensa, le colonie estive, il trasporto scolastico e gli innumerevoli servizi che con difficoltà riusciamo a garantire nonostante il governo centrale ci riduca anno per anno importanti stanziamenti. Non ci aspettavamo come già detto, un voto favorevole ma che poi si strumentalizzi tutto ciò è a dir poco disdicevole. Se le minoranze avessero avuto proposte, potevano presentare emendamenti in consiglio comunale sul bilancio e avremo insieme discusso e valutato se vi era la possibilità di accogliere queste proposte ma preferiscono alle proposte fare demagogia su un bilancio che tra l’altro è “ante pandemia” e quindi soggetto a revisioni migliorative in corso d’anno. Al paese non si risponde con la demagogia, ma con il lavoro quotidiano giorno per giorno. La politica è amore e, per ricordare a chi sostiene che per fare l’assessore bisogna sacrificare la vita privata e quella professionale (ma va!) rispondo con molto garbo che questo concetto forse è stato appreso un po’ troppo tardi...........

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