Viviamo in un mondo in cui costruire è più importante che preservare, viviamo in una città in cui distruggere è più importante che conservare. Parliamo ovviamente di natura, una natura che viene coperta sempre più spesso dal cemento e parliamo di Fondi che, a quanto pare, non può vivere senza enormi palazzi e senza grandi magazzini che crescono a destra e manca come funghi.
Basta girare un po’ lo sguardo anche nel centro della città o nelle zone delle Spinete per vedere che palazzi e case sono all’ordine del giorno. Vengono costruiti ovunque, in piccole zone, distruggendo quel poco di natura che campeggiava ancora nella città. Inoltre, sembra che la privacy delle persone sia una cosa da mettere in secondo piano visto che le varie case vengono costruite a pochi metri di distanza facendo in modo che le varie finestre abbiano come unico spettacolo il balcone di fronte.
Insomma, una situazione a dir poco allarmante. Lo si riscontra soprattutto nei giorni di pioggia. Costruendo, infatti, vengono necessariamente distrutti i campi naturali che avevano come scopo quello di assorbire l’acqua in eccesso. Vengono ricoperti i canali di scolo naturali e dunque non si permette più il normale scorrimento dell’acqua corrente, mentre, i canali artificiali, non si sa per quale specifico motivo, non riescono a far scorrere l’acqua. Quindi, nei giorni di pioggia, la città di Fondi diventa una sorta di “piscina” a dir poco sgradita.
Si costruisce senza badare a niente e senza dar conto dei bisogni delle persone. Oltre a distruggere buona parte del paesaggio (tra città e periferia), ci sono altri problemi “imbarazzanti”. Questi problemi, infatti, sorgono, se si sposta lo sguardo nelle costruzioni di nuova generazione. Palazzi che devono accogliere famiglie fondane vengono costruiti accanto ad altri palazzi altrettanto enormi. Dunque, il collegamento, molto spesso, tra le varie case, è lo stesso se non fosse che, i proprietari dei primi palazzi costruiti hanno acquistato in maniera del tutto legale la strada che ora però è attraversata anche dai condomini delle nuove costruzioni. Una strada che non dovrebbe essere percorsa da questi ultimi che però, per arrivare a casa, sono costretti a compiere un’illegalità.
Quindi una situazione spiacevole dovuta soprattutto alla leggerezza con cui si permette di costruire ovunque e senza alcun controllo. Situazioni che dovrebbero essere evitate anche per il bene e per i diritti dei cittadini che, avendo pagato devono avere, come minimo, un certo numero di servizi a loro dovuti. Una situazione che, ormai, visto che è già presente, andrebbe risolta, perché un conto è costruire e un conto è farlo senza nessun sintomo di coscienza.