Fondi è una città che vive molto spesso di ricordi, che fa del centro storico il punto centrale della sua vera esistenza e sarebbe bello se, da esso, crescesse tutto il resto, ma basta affacciarsi da un palazzo di media altezza, leggermente distaccato dall’ammasso di case, come ad esempio l’ospedale, e si nota che di storico e naturale è rimasto ben poco.
Centri commerciali, grandi cantieri, enormi palazzi che bloccano la visuale di tutto quello che di bello ci può essere e poi ci sono loro, i ripetitori delle compagnie telefoniche. Si ergono alti, sulle sfondo e si mostrano in tutta la loro enorme struttura. Ve ne sono tanti, un po’ ovunque, e non solo scostati dalla città , ma in pieno centro, sui tetti delle case, dei palazzi, dove vive la gente.
Molti potrebbero pensare che i telefonini servono, che si ha bisogno di poter parlare in libertà e di conseguenza si ha bisogno dei ripetitori. Questa è una realtà vera, siamo talmente legati alla tecnologia che staccarci da uno smartphone sarebbe addirittura impensabile ma servono davvero quei ripetitori così vicini alla città ?
Come molti santi ma, per i tanti che ancora lo ignorano, bisogna ricordare che questi ripetitori sono pericolosi, emettono radiazioni, per arrivare ai cellulari che, prima di arrivare al mezzo tecnologico, passa anche attraverso gli essere umani. È scientificamente provato che, dove vi sono i ripetitori, purtroppo, le persone sono maggiormente colpite da malattie pericolose che molto spesso sfociano in tumori. Allora perché si permette di installare un ripetitore sul tetto della propria casa? Molti lo fanno per soldi e non pensano alla propria salute. Peggiore è il fatto che chi ce l’ha sul tetto ha almeno i soldi, quelli dei palazzi adiacenti prendono solo radiazioni. A nulla servono le richieste di spostamento perché i padroni di casa hanno acconsentito, di conseguenza ci si trova a dover vivere con enormi e pericolosi ricevitori come vicini di casa e non poter far niente.
Siamo in un’epoca in cui la tecnologia supera tutto, anche la nostra stessa salute.