Ce ne sono di tutti i tipi, specialmente d’amore, scritte di ogni tipo, di ogni colore, di ogni forma, la cosa incredibile è che, sempre più spesso, si trovano sulle mura delle strutture pubbliche. Il comune è l’esempio lampante della “nuova” moda che impazza anche nella cittadina fondana. Percorrendo il perimetro della struttura, ad esempio, si trovano enormi scritte che rendono, un edificio all’avanguardia, un vero e proprio esempio di degrado.

Per non parlare poi del parcheggio sotterraneo del quale non si riconosce neanche più il colore originario delle pareti che ormai sono tutte imbrattate anche di frasi oscene. Ogni muro del centro storico è stato colpito da “vandali” o da semplici ragazzini che, non avendo di meglio da fare decidono di rovinare quanto di bello c’è in città. Infine, anche le mura dell’ex carcere di Fondi, rimesso a nuovo da pochissimo tempo, è stata sede di angherie da parte dei giovani cittadini, adolescenti innamorati che non fanno altro che scrivere le loro dediche d’amore sui muri che però appartengono a tutti e che vengono rimessi a nuovo con i soldi della comunità.

È proprio questa la parte sbagliata: tutta la cittadinanza deve fare i conti con le scelte di chi pensa di essere proprietario dell’intera città senza tenere conto, invece, di essere solo una piccola parte di una realtà che magari tiene alle sue mura storiche. Ma quindi, cosa fare? Sicuramente ci vorrebbero più controlli ma non è l’unica cosa; un po’ di coscienza pubblica probabilmente basterebbe.