Tra le tante categorie in balia dell'incertezza, c'è anche quella delle autoscuole.
E' di oggi l'intervista di Roberta Di Fazio dell'omonima autoscuola di Fondi all'agenzia Adnkronos che ha ripreso una denuncia pubblicata su Facebook.
Riportiamo integralmente il post di Roberta Di Fazio
Cara Ministro De Micheli
Non c’è stato un giorno di questa quarantena che non mi sono presa cura della mia famiglia, della mia casa, del mio lavoro e di me stessa. Webinar formativi, video-lezioni ai miei allievi, letture, chat, colleghi, cucina, lavatrici.Ho proposto, ascoltato, litigato, scritto, imparato e sognato.
Fin dall' inizio di questa situazione emergenziale mi sono fatta promotrice nella mia categoria professionale di idee propositive per far si che il dopo Covid portasse in se una nuova opportunità. Da semplice insegnante di scuola guida con una modesta esperienza trentennale, ho percepito da subito che alla riapertura delle nostre serrande, il periodo di sospensione iniziato con arcobaleni e slogan dell’andrà tutto bene era solo l’anteprima di un gigantesco tonfo verso il basso. Però ho sperato, ho avuto una lucina accesa che si chiama fiducia. Non mi sono fatta contagiare dal pregiudizio del colore del suo abito politico che non è il mio preferito ma mi sono detta, vuoi vedere che tra tante giacche blu e cravatte regimental questa quota rosa non sarà un timido pastello ma un profondo shocking e ci farà sognare?
Lo sa da quando sogno tutto questo? Dal mio primo esame di insegnante di scuola guida, il “simpatico” funzionario mi chiamò Roberto, nonostante la lunga chioma riccia che fortunatamente conservo ancora. Si era confuso in quanto ero l’unica donna in una sezione d’esame completamente al maschile. Vede cara De Micheli la mia non è una sottolineatura femminista, la mia è una nota di evidenziatore perché noi donne quel rosa shocking, quella nota di colore ce l’abbiamo proprio dentro, e si chiama voglia di fare che è un misto tra ottimismo, caparbietà, curiosità è una continua voglia di imparare.
Questa sera però da lei ho imparato solo una cosa, io non smetterò mai di sognare un mondo diverso, un mondo fatto di meritocrazia, di persone che studiano, che si impegnano e si ingegnano per risolvere i problemi perché io ORGOGLIOSAMENTE appartengo ad un mondo a lei sconosciuto, il mondo delle autoscuole, un mondo ordinato da regole e da due codici, quello della strada e quello della preparazione. Venga a trovarmi cara de Micheli, venga nelle mie aule, non saranno prestigiose come quelle che frequenta lei, io non parlo con due microfoni, ma quando prendo la parola mi preparo, non mi permetto mai di raccontare baggianate come lei oggi ha fatto con noi sopratutto lei non è stata all'altezza della voglia di risolvere problemi che mia nonna ha sempre semplificato con una frase"fà alla femminile" e questo modus operandi che adottiamo noi donne continua a farci sognare un mondo più ricco di sogni realizzati...mi faccia ricredere quando tornerà a parlarci perché da donna a donna oggi lei non è stata per niente all'altezza del titolo MINISTRA.