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Nicola Reale su "Tiberio2": "La paura dei cittadini è la forza del Potere"

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La paura dei cittadini è la forza del Potere. Così, in estrema sintesi, potremmo riassumere la storia, passata e recente, di Sperlonga. Da questo dato è impossibile prescindere, perché connota la storia e il carattere degli sperlongani. E’ un meccanismo che i biologi definiscono di “biofeedbak” e che potremmo tradurre con il modo di dire popolare “il cane che si morde la coda”: la storia ha determinato il carattere degli sperlongani e il carattere degli sperlongani ha determinato la loro storia. Ed è ancora così, non se ne esce.

Tempo fa, in un difficile incontro con giovani di Sperlonga osai dire che il “cusanesino” aveva già forgiato il loro carattere, il loro modo di pensare, anche se non se ne rendevano conto. Fui guardato male e apostrofato con insolenza. Resta il fatto che oggi, di più pesante del silenzio di chi governa il paese o delle parole sconnesse di chi tenta di difendere l’indifendibile, c’è solo il silenzio dei giovani di Sperlonga, che non riescono ad aggregarsi nemmeno attorno ad una minoranza consiliare che, in questi giorni, sta mostrando un profilo alto.

Ma la stessa minoranza consiliare non riesce a fare il passo decisivo: quello di indire una manifestazione di protesta. E non lo fa perché sa di rischiare un flop, nonostante i suoi mille voti elettorali. Tutto questo porta a dover rivolgere appelli e sollecitazioni non agli sperlongani ma alle Istituzioni dello Stato che avrebbero il dovere di intervenire. In primo luogo il Prefetto di Latina, nei confronti del quale potrebbe addirittura prefigurarsi il reato di omissioni in atti di ufficio. La vicenda di Tiberio 2 lascia immaginare che potrebbe anche esserci un Tiberio 3, 4, 5 … - E questo significa che nei cassetti del Comune di Sperlonga ci sono chissà quali e quanti documenti scottanti su vicende e reati che coinvolgono l’amministrazione comunale. E vi è un sindaco già arrestato e sotto processo, comunque si chiami, coinvolto direttamente o indirettamente in tali vicende, che lo Stato ha rimesso al suo posto di capo dell’amministrazione  e che quindi si trova teoricamente nella condizione ideale per inquinare o nascondere eventuali prove. Questa è una situazione gravissima e inaccettabile. Ma, se il popolo non è obbligato ad avere coraggio, un Prefetto è obbligato ad intervenire.

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