Trentasei anni fa ci lasciava un simbolo della nostra Fondi, Domenico Purificato.
Non un semplice ed umile pittore, ma un autentico artista poliedrico che, dal 1972 al 1980, fu direttore della prestigiosa Accademia di Brera a Milano.
Oltre alle tante collaborazioni, esposizioni e mostre, si deve all’intuizione del Maestro Purificato il Premio per la drammaturgia e lo spettacolo “Fondi - La Pastora”.
Sarebbe bello istituire, nella Città di Fondi, un “Premio Domenico Purificato” per giovani pittori emergenti. L’evento potrebbe rappresentare l’occasione per far conoscere la vita e le opere di Purificato anche alle generazioni più giovani e l’iniziativa potrebbe entrare nell’agenda cittadina degli eventi da ripetere ogni anno. Un appuntamento in linea con la piena vocazione storica, artistica e culturale della nostra città, un momento di confronto dedicato a giovani talenti, ma soprattutto ad un personaggio che, insieme numerosi artisti come Libero de Libero, Giuseppe De Santis, Pasqualino De Santis e Felice Chiusano, ha reso grande il nome di Fondi e dei fondani.
Trentasei anni fa ci lasciava un simbolo della nostra Fondi, Domenico Purificato.
Non un semplice ed umile pittore, ma un autentico artista poliedrico. Le sue tele di gente del popolo e paesaggi campestri lo rendono un protagonista del neorealismo. Prese parte a numerose edizioni della Quadriennale di Roma e della Biennale di Venezia (dal 1948 al 1954) e dal 1972 al 1980 fu direttore della prestigiosa Accademia di Brera a Milano.
Oltre alle tante collaborazioni, esposizioni e mostre, si deve all’intuizione del Maestro Purificato il Premio per la drammaturgia e lo spettacolo “Fondi - La Pastora”, in cui si concretizzò soprattutto il legame mai sopito con la sua Terra.
Sarebbe bello istituire, nella Città di Fondi, un “Premio Domenico Purificato” per giovani pittori emergenti. L’evento potrebbe rappresentare l’occasione per far conoscere la vita e le opere di Purificato anche alle generazioni più giovani e l’iniziativa potrebbe entrare nell’agenda cittadina degli eventi da ripetere ogni anno. Un appuntamento in linea con la piena vocazione storica, artistica e culturale della nostra città, un momento di confronto dedicato a giovani talenti, ma soprattutto ad un personaggio che, insieme numerosi artisti come Libero de Libero, Giuseppe De Santis, Pasqualino De Santis e Felice Chiusano, ha reso grande il nome di Fondi e dei fondani.
È questa la nostra proposta, perché il ricordo del Maestro non sia solo uno sterile atto formale ma permetta alla sua arte di essere ancora feconda e ispiratrice.