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Porto di Sperlonga: cambio di passo del Comune per sfruttare la blue economy

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A margine del convegno “Porti di Roma Capitale. Il futuro parte con la blue economy” che si è svolto oggi a Roma alla presenza, tra gli altri, di Pino Musolino Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale, che gestisce i porti di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta, Angelo Camilli Presidente Unindustria e Rodolfo Giampieri Presidente di Assoporti, leader di opposizione al Comune di Sperlonga.

Il Porto di Sperlonga – dice Marco Toscano –  può svolgere un ruolo di primo piano nell’economia del Sud Pontino e nello sviluppo turistico dell’intera regione, all’interno di un percorso fondato su una stretta collaborazione con i porti di Civitavecchia, Fiumicino e soprattutto Gaeta. Negli ultimi anni, malgrado gli effetti della pandemia sull’economia globale, il porto di Sperlonga ha saputo affrontare la crisi accettando le sfide dell’innovazione e garantendo alti standard di servizio. Lo dimostra, da ultimo, l’adesione della società Porto di Sperlonga srl all’associazione Destinazione Lazio Meridionale che unisce Enti Pubblici, Università e privati, con lo scopo di mettere in rete le esperienze comuni per offrire servizi innovativi, digitali e in linea con gli standard internazionali.

La costruzione del primo approdo per i pescherecci a Sperlonga risale al lontano 1954, quando il Ministero dei Lavori pubblici concesse un primo contributo. Fin dagli anni '80 però il bacino si rivelò troppo piccolo per far fronte alla crescente domanda dei diportisti che da Sperlonga possono raggiungere facilmente le isole Pontine. Per realizzare il nuovo bacino ci sono voluti più di vent’anni. 

Ma il futuro di Sperlonga non passa attraverso la mera conservazione di quello che è stato realizzato fino ad oggi. La vera sfida è avere la capacità di pensare ai prossimi 30 anni. La ‘blue economy’ – continua Toscano – è una di quelle leve che possono proiettarci verso nuovi obiettivi in cui l’uso delle tecnologie e la condivisione delle conoscenze e delle responsabilità può creare occupazione e benessere.

In questa prospettiva esprimo il massimo apprezzamento per la scelta del Presidente Nicola Zingaretti e della Regione Lazio di approvare, pochi giorni fa, una legge sulla ‘blue economy’. Il provvedimento rappresenta una grande opportunità che tutela e valorizza le attività e le risorse collegate al mare, ai fiumi, ai laghi e alle coste del territorio laziale, promuovendo occupazione qualificata, ricerca, innovazione, investimenti e creazione di nuove imprese giovanili e femminili, può essere quindi una grande occasione per il Comune di Sperlonga.

Ma – conclude il consigliere Toscano – il futuro del Porto di Sperlonga non può essere slegato da un forte segnale di cambiamento da parte del Comune di Sperlonga, che detiene una partecipazione del 5% della società che gestisce il porto. Nel corso degli ultimi anni l’indirizzo comunale non è mai stato chiaro e univoco, anche quando il porto è stato oggetto dell’attenzione mediatica per vicende giudiziarie che hanno interessato il titolare delle alcune quote della società di gestione. Il porto di Sperlonga rappresenta un’irrinunciabile occasione di sviluppo. Per questo è necessaria la massima attenzione da parte dell’amministrazione comunale, anche per tutelare gli interessi collettivi dei cittadini del nostro paese.

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