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Ragazza accusa una crisi epilettica per la coda all'ospedale

La coda per l'esenzione del ticket in questi giorni è qualcosa di paradossale e una ragazza accusa un malore

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Succede anche questo all'Ospedale San Giovanni di Dio a Fondi, dove in questi giorni, a causa della scadenza per l'esenzione del ticket, la fila, oltre ad essere lunghissima, i numeretti per la coda vengono dati a partire già dalle 6:30 del mattino, nonostante l'ufficio apra alle 8:30; oltretutto a causa della mancanza di personale, lo sportello addetto è servito da un solo impiegato, che riesce ad evadere circa 40 pratiche al giorno, quindi i numeri al momento dell'apertura, sono terminati da un pezzo.

Una ragazza affetta da asma allergica, anche se è arrivata allo sportello in orario, non ha trovato i numeri per fare la coda ed ha pensato di tornare all'orario di chiusura, poichè essendo disoccupata, non può permettersi di spendere la bellezza di 60 euro, per un medicinale per lei vitale, ma l'impiegato allo sportello non ha voluto sentire ragioni, e la ragazza, a causa dello stress e anche del nervosismo accumulato ha avuto una crisi epilettica.

Oltre al danno la beffa, nonostante si trovasse all'interno dell'ospedale, invece di essere subito soccorsa dal personale medico interno, è stato necessario chiamare il 118, a cui risponde la centrale di Latina, che ha avvisato il pronto soccorso di Fondi. Siamo d'accordo che il protocollo è questo, ma se la ragazza non fosse sopravvissuta? Quali sarebbero state le conseguenze? E soprattutto, come avrebbe risposto la coscienza delle persone presenti e del personale medico? Lascio a Voi il discutibile dilemma.

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